Lunga intervista di Edin Dzeko concessa al Corriere della Sera, l’attaccante dell’Inter racconta il suo passato e presente all’Inter.
Edin Dzeko dopo il gol vittoria contro il Venezia, si racconta durante una bella intervista rilasciata al Corriere della Sera. Il bosniaco non segnava dal quattro dicembre, ora punta al derby scudetto contro il Milan. Alla domanda se l’Inter è la favorita per lo scudetto, l’attaccante risponde: “Siamo primi e vogliamo restarci fino alla fine. A inizio stagione si diceva Milan e Napoli, non si parlava tanto dell’Inter. Le grandi sfide le vuoi vincere, ma se perdi contro le piccole pesa di più. Se vinci il derby sei un pezzo avanti, però i punti scudetto li fai nelle partite con le piccole che devi fare tue per forza”. Gli viene chiesto se sostituire Lukaku gli avesse messo pressione, il bosniaco replica così “Se vai in un posto e ti metti a pensare cosa ha fatto chi c’era prima di te è meglio che non vai da nessuna parte.”
Dzeko l’infanzia e l’approdo alla Roma
Alla domanda che ricordi ha della sua infanzia in Bosnia, Edin Dzeko risponde: “Non facile. Quando la guerra è iniziata avevo 5 anni. I miei rischiavano la vita per andare a lavorare in fabbrica e portare il cibo in tavola”. Alla richiesta se sarebbe rimasto per più tempo al Manchester City, il bosniaco replica “Sono andato via con ancora 3 anni di contratto, avevo rinnovato per restare, ma non andavo d’accordo con Pellegrini. Avevo quasi 30 anni, ero nel momento migliore della mia carriera, non volevo fare panchina, così ho scelto la Roma. Non ho rimpianti, anzi.” Infine, una domanda sulla sua avventura a Roma, Dzeko conclude rispondendo così “Mi è mancato solo un trofeo: sono stati 6 anni splenditi. Un po’ di su e giù per me come per la Roma, la porto nel cuore. Ora sono all’Inter per vincere lo scudetto”.