L’intervento del premier Draghi al centro vaccinale anti-Covid di Fiumicino.
ROMA – Il premier Draghi è intervenuto durante la sua visita al centro vaccinale anti-Covid di Fiumicino: “Ne usciremo grazie a tutti coloro che aderiranno a questa campagna vaccinale […]. A più di un anno dall’inizio dell’emergenza sanitaria ci troviamo di fronte ad una nuova ondata di contagi. Nell’ultima settimana abbiamo registrato più di 150mila nuovi casi […]“.
Le nuove misure
Il presidente del Consiglio ha parlato anche delle decisioni prese per contrastare la pandemia: “Dati e cifre che ci impongono la massima cautela. Dobbiamo limitare il numero dei morti e impedire la saturazione dei reparti ospedalieri […]. Sulla base dell’evidenza scientifica il governo ha attuato delle misure che abbiamo giudicato adeguate e proporzionate […]. E’ importante la collaborazione tra le istituzioni […]. Qualche giorno fa ho ringraziato gli italiani per la loro infinita pazienta. Sono consapevole che le misure avranno conseguenze sugli italiani [...]”.
“Queste misure sono necessarie per evitare un peggioramento che potrebbe portare a misure più dure […. Per venire incontro alle famiglie abbiamo deciso di consentire lo smart working per le famiglie con figli in dad e in quarantena […]“.
Scostamento di bilancio e vaccini
Draghi si è soffermato anche su un possibile scostamento di bilancio e sui vaccini: “Il decreto che comprende tutte le altre misure si sotegno all’economia è previsto per la settimana prossima. Ho intenzione di proporre un nuovo scostamento di bilancio perché non basta quanto fatto fino ad oggi […]”.
“L’altro impegno che abbiamo preso con i cittadini è quello di dare nuovo vigore alla campagna vaccinale […]. Ad oggi si vedono i primi risultati di questa accelerazione. Il ritmo giornaliero attuale è di circa 170mila somministrazioni al giorno e l’obiettivo è quello di triplicarlo presto […]“.
“Si potrà vaccinare anche nelle aziende, nei palestre e nei parcheggi. Per questo cambio di passo avremo bisogno dell’aiuto di tutti […]. Solo con una vaccinazione diffusa potremmo fare a meno delle restrizioni […]. Noi non sappiamo quando usicremo da questa situazione, ma dobbiamo essere pronti per la riapertura con dei nuovi protocolli“.