Formula 1, Mattia Binotto parla delle ultime stagioni della Ferrari e degli obiettivi per il futuro: “Tornare a vincere gare nel 2022”.
Ai microfoni de la Gazzetta dello Sport, Mattia Binotto ha fatto il punto sulle ultime stagioni della Ferrari e sulle ambizioni per il prossimo anno.
Ferrari, il bilancio di Binotto: “2020 pessimo, il peggiore dal 1980”
“Il 2020 è stato pessimo, il peggiore dal 1980, con una macchina davvero lenta in rettilineo. Finora, invece, il voto va considerato sufficiente. Il regolamento imponeva tante limitazioni, abbiamo dovuto mantenere telaio e sospensione anteriore uguali all’anno scorso, e anche il numero di ore per lo sviluppo aerodinamico era contingentato. Abbiamo fatto un buon lavoro, raccogliendo più del doppio dei punti dopo 11 gare“, ha dichiarato Binotto ai microfoni de la Gazzetta dello Sport senza cercare giustificazioni per un 2020 complicato ma esprimendo la sua soddisfazione per un 2021 sufficiente, che qualche sussulto lo ha regalato.
Sainz e Leclerc promossi a pieni voti
Binotto ha promosso a pieni voti la coppia di giovani piloti, Leclerc e Sainz, da molti considerati come un azzardo per la giovane età. In realtà si tratta di due veterani, di un investimento per il futuro.
“Sono talentuosi, veloci e giovani, una garanzia per il futuro. Charles lo conosciamo, è cresciuto nel nostro vivaio, sulle sue capacità non abbiamo dubbi. Sta crescendo nella visione della corsa e nella gestione delle gomme. Carlos non mi ha sorpreso. Prima di prenderlo, abbiamo analizzato le sue caratteristiche: è concreto, porta punti alla squadra ed è lucido nel comunicare con gli ingegneri. Il modo in cui stanno lavorando insieme, con personalità, mi fa ben sperare per il futuro“.
Binotto ci crede: “L’obiettivo è tornare a vincere gare nel 2022”
Nel corso della sua intervista Binotto ha parlato anche del prossimo anno, del 2022, momento di svolta nel mondo della Formula 1.
“L’obiettivo è tornare a vincere gare nel 2022. L’anno scorso eravamo distanti dalla pole in media 1”4, oggi 7 decimi. La strada è giusta, in F1 non esistono i miracoli, dobbiamo continuare a lavorare“.