L'intervista di Matteo Renzi al 'Corriere della Sera' del 18 novembre
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Direttore: Alessandro Plateroti

Renzi non esclude un rimpasto nella maggioranza: “E’ un punto aperto”

Matteo Renzi

Renzi al ‘Corriere della Sera’: “La maggioranza si può allargare. Noi rendiamoci disponibili, poi vedremo”.

ROMA – Matteo Renzi al Corriere della Sera non chiude all’ipotesi di un rimpasto nella maggioranza nei prossimi mesi. “Questo è un punto aperto anche in caso di mancato ingresso di Forza Italia in questo esecutivo. Siamo al lavoro per scrivere un nuovo contratto di governo. Per ora si parla di contenuti, poi arriverà il momento di discutere anche dei nomi […]. In molti chiedono un salto di qualità per i ministri, non un nuovo premier […]. Vedo la crisi mordere e ancora di più le opportunità del dopoguerra […]. A me interessa dove sarà l’Italia dopo l’arrivo del vaccino e non i nomi“.

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Renzi ‘apre’ a Forza Italia: “Se son rose…”

Da Matteo Renzi un’apertura a Forza Italia: “In quel partito convivono due anime […], vedremo ci prevarrà. Secondo me nell’anno delle amministrative, Berlusconi non lascerà l’alleanza di Centrodestra […]. L’apertura c’è stata e noi dobbiamo essere disponibili in modo serio. Se sono rose fioriranno“.

E ha aggiunto: “Noi vogliamo mettere all’angolo i populisti ed eleggere il presidente della Repubblica che metta il Quirinale in salvo fino al 2029 […]. Questa è l’occasione per Berlusconi di dimostrare che l’Italia è alleata della Merkel e non della Le Pen. Noi siamo disposti ad allargare la maggioranza, ma molto dipenderà da chi vincerà la sfida interna tra il fronte del Nazareno e quello di Pontida“.

Matteo Renzi
Matteo Renzi

Renzi: “Il Mes va accettato”

Non mancano le critiche al M5s per il no al Mes: “Il premier Conte ha spesso apprezzato la sponda istituzionale di Forza Italia. Vito Crimi guida un partito che nel 2019 andava dai gilet galli e l’anno dopo si prepara ad entrare nel partito di Macron. Io mi auguro che possano cambiare idea sul Mes che sul doppio relatore della legge di Bilancio. Abbiamo una sanità pubblica sotto sforzo, assurdo rinunciare a investimenti vantaggiosi solo per ragioni ideologiche“.

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ultimo aggiornamento: 19 Marzo 2021 13:26

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