Salvini: “L’emergenza coronavirus non esiste. Chi dice il contrario è in malafede”

Salvini: “L’emergenza coronavirus non esiste. Chi dice il contrario è in malafede”

L’intervista di Salvini a ‘Il Sussidiario’: “Basta proroga dello stato di emergenza”.

ROMA – In un’intervista ai microfoni de Il Sussidiario Matteo Salvini è ritornato ad attaccare la maggioranza: “L’emergenza coronavirus ora non esiste. Lo dicono i numeri, i medici del Pronto Soccorso e delle terapie intensive. Chi dice il contrario, ovvero il Governo, è in malafede e fa terrorismo per mantenere il potere. Ma così si fa del male all’Italia. Ora il Covid è gestibile senza allarmismi“.

Il leader della Lega ha bocciato la proroga dello stato di emergenza: “Sarebbe un insulto per gli italiani e la democrazia. Ricordo che io il 3 ottobre andrò a processo a Catania. Spero che la maggioranza non aggiungano altra vergogna con l’ennesima proroga dello stato di emergenza“.

“No al rinvio delle elezioni regionali”

Salvini ha commentato anche l’ipotesi di un rinvio delle elezioni regionali: “Sarebbe gravissimo, uno sfregio alla democrazia. Non sarebbe accettabile, ma da questo Governo è lecito aspettarsi di tutto. Prima Conte ha sollecitato un accordo tra Pd e 5Stelle in Puglia e Marche. Dopo la rivolta dei grillini, hanno iniziato parlare di uno spostamento di elezioni al Governo. Vergognoso“.

Roma 28/08/2019 – consultazioni Quirinale / foto Samantha Zucchi/Insidefoto/Image nella foto: Matteo Salvini

“Ecco i tre provvedimenti per ripartire”

Il leader della Lega si è soffermato anche sui provvedimenti economici per ripartire in caso di un ritorno al Governo: “Pace fiscale fra italiani ed Equitalia. Lo Stato ha 950 miliardi di crediti con cittadini e imprese, che non incasserà mai. Meglio chiedere il 15% di quegli importi, stralciare le cartelle, incassare e liberare i cittadini da un fardello insostenibile. Flat tax al 15% per famiglie e imprese, con quoziente familiare. Liquidità immediata con garanzie vere alle banche per riparare i pasticci del Governo e dell’Inps. A distanza di mesi non hanno ancora pagato la cassa integrazione a migliaia di italiani. Una vergogna assoluta e un dramma per troppe famiglie. E soprattutto taglio della burocrazia e del Codice degli appalti sul modello Genova, per riaprire tutti i cantieri fermi”.

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