La partita spettacolare tra Inter e Juventus evidenzia l’assenza di alternative in attacco per i nerazzurri e i limiti della rosa di Inzaghi.
La sfida Inter-Juventus si conclude con uno spettacolare 4-4 che mette in luce non solo le ambizioni delle due squadre, ma anche le rispettive debolezze. Se da una parte i bianconeri di Thiago Motta mostrano un potenziale in crescita, l’Inter di Inzaghi deve fare i conti con una rosa che, seppur esperta, sembra avvertire la mancanza di quei “giocatorini” capaci di incidere in situazioni chiave.
L’età media dei nerazzurri è la più alta della Serie A, un dato che ha conseguenze sia in termini di condizione atletica che di reattività tattica, aspetti che nel lungo termine rischiano di pesare sulla stagione.
I limiti della rosa di Inzaghi
La gestione dei cambi è stata un punto critico per Simone Inzaghi durante il match contro la Juventus. Gli infortuni e la stanchezza accumulata hanno limitato le opzioni a disposizione, evidenziando una problematica strategica.
In assenza di esterni tecnici e veloci in grado di rompere le difese avversarie, Inzaghi ha dovuto fare affidamento su una formazione statica. L’unico giocatore di questo tipo disponibile, Buchanan, è rientrato da poco dall’infortunio e non è ancora pronto per assumere un ruolo da titolare. A differenza dei rivali, che possono contare su giovani talenti come Yildiz e Conceiçao alla Juventus, Kvaratskhelia al Napoli, o Leao al Milan, l’Inter soffre la mancanza di alternative in grado di fare la differenza nel breve periodo.
Il sistema di gioco prediletto da Inzaghi, il 3-5-2, si dimostra efficace nelle sue meccaniche, come dimostrato dal lungo possesso palla che ha portato al gol di Mkhitaryan. Tuttavia, questo assetto rischia di diventare prevedibile senza la presenza di giocatori che offrano imprevedibilità. Gli attaccanti in campo fanno fatica a creare varchi e il peso dell’attacco ricade quasi esclusivamente su Lautaro Martinez, che non segna a San Siro in campionato da febbraio.
La strategia di Oaktree per un Inter giovane
In un contesto di invecchiamento della rosa, la linea di mercato tracciata dal gruppo Oaktree appare ben definita: priorità a giocatori giovani, con un chiaro rifiuto verso gli over 30. Questa scelta ha impedito l’arrivo di Mario Hermoso, che non sta brillando a Roma, confermando la bontà della strategia di Oaktree. L’obiettivo è quello di rinnovare la rosa puntando su elementi freschi e promettenti, capaci di rendere l’Inter competitiva sia nel presente sia in un’ottica futura.
La prossima sfida contro l’Empoli diventa ora un banco di prova decisivo per valutare se la squadra di Inzaghi sarà capace di mantenere alto il livello di competitività. Sullo sfondo resta il pensiero della dirigenza: ringiovanire la rosa e inserire quei “giocatorini” tanto agognati per dare all’Inter un futuro solido e un presente più vivace.