Prende forma l’ipotesi di una ‘promozione’ di Luigi Di Maio: potrebbe diventare premier con il passaggio di Mario Draghi al Quirinale.
Se Mario Draghi dovesse diventare Presidente della Repubblica, Luigi Di Maio potrebbe prendere il suo posto a Palazzo Chigi diventando premier. Inizialmente sembrava fanta-politica ma lo scenario ha iniziato a prendere forma nel corso degli ultimi giorni. Resta da capire la reazione del Centrodestra.
Di Maio premier, Lega e FI si sfilano dalla maggioranza?
Il fronte del Centrosinistra potrebbe appoggiare il passaggio di Luigi Di Maio a Palazzo Chigi ma Lega e Forza Italia potrebbero sfilarsi dalla maggioranza, che a quel punto rischierebbe di cadere prima della fine della legislatura. E il risultato sarebbe inevitabilmente quello delle elezioni anticipate.
Draghi cerca garanzie sulla stabilità del governo
Uno scenario che però l’attuale Presidente del Consiglio, Mario Draghi, vuole evitare. Da qui la fase di stallo che stiamo vivendo in questo momento. Mario Draghi è senza dubbio il favorito per il post-Mattarella. Il problema è legato alla stabilità e alla durata del governo. Il premier dovrebbe trovare un profilo condiviso al quale consegnare le redini del governo. Impresa non semplice. E proprio per questa situazione complicata resta in piedi anche il nome di Silvio Berlusconi per il Quirinale.
Draghi Presidente della Repubblica, il sì condizionato delle forze politiche
Il nome di Mario Draghi convince ma non unisce, quindi un’elezione alla prima votazione sembra improbabile. Molti ritengono che il premier in carica debba proseguire il suo lavoro a Palazzo Chigi, dove sarebbe operativamente più incisivo. Il rischio è che al Quirinale Draghi possa diventare una figura simbolica. In questo momento invece il Paese ha bisogno di una guida forte. Tradotto, senza un sostituto di spicco Draghi dovrebbe rimanere a Palazzo Chigi.
Luigi Di Maio Presidente del Consiglio?
Uno dei nomi caldi per un eventuale post-Draghi è quello di Luigi Di Maio, ma difficilmente l’ex leader del Movimento 5 Stelle potrebbe tenere unita la maggioranza. Non dimentichiamo inoltre che i rapporti con Matteo Salvini non sono propriamente rosei. E anche quelli con Berlusconi non si possono definire collaborativi.
Gli altri candidati
Gli altri due nomi in corsa sono quelli di Dario Franceschini e di Giorgetti, con il leghista che ha sempre collaborato a stretto contatto con Draghi e che potrebbe tenere unita la maggioranza di governo evitando una fuga delle forze di Centrodestra. Nella speranza che non siano il Pd e il Movimento 5 Stelle a fare un passo indietro.