Ipotesi governo elettorale in caso di crisi. Mattarella pensa ad un esecutivo ‘ad hoc’ per poi andare a voto alla prima data utile (6 settembre).
ROMA – Si fa sempre più concreta l’ipotesi di un governo elettorale in caso di crisi. Secondo quanto scrive il Corriere della Sera, il presidente Mattarella ha in mente solo un esecutivo di transizione per arrivare al voto a settembre (il 6 la prima data utile) se il Conte bis dovesse fallire.
Nessuna maggioranza alternativa, quindi, a quella che attualmente è in vigore. Chiusa, quindi, la strada ad un terzo governo guidata dall’attuale presidente del Consiglio visto i risultati delle prime due. L’unica soluzione è il ritorno alle urne entro settembre. In caso contrario si potrebbe prolungare l’esecutivo elettorale fino al 2021 per affrontare la manovra senza rischiare sanzioni da Bruxelles.
Il colloquio tra Conte e Mattarella
Il presidente Mattarella ha scoperto le carte nel suo incontro con il premier Conte. Il Capo dello Stato ha ribadito la propria contrarietà ad un terzo esecutivo in caso di fallimento del secondo. L’unica strada percorribile, al momento, sembra essere quella di un governo elettorale fino al voto previsto per settembre.
Motivo per cui il primo ministro è al lavoro per blindare la maggioranza. I contatti con i senatori di Italia Viva sono in corso. L’obiettivo resta quello di superare la crisi e cercare di arrivare fino al 2023.
Salvini ‘vede’ il voto
Il Centrodestra spinge per un governo elettorale. Nonostante le perplessità iniziali, Matteo Salvini si è detto d’accordo con l’ipotesi di un esecutivo momentaneo per arrivare al voto il prima possibile.
Come detto già in precedenza, la prima data utile per far ritornare gli italiani alle urne è il 6 settembre. Il referendum sul taglio dei parlamentari fa slittare un po’ i tempi e indire le elezioni ad agosto non sembra essere la soluzione ideale.