Netanyahu insiste sul rilascio degli ostaggi per ogni negoziato di pace, mentre le tensioni con l’Iran si intensificano.
Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha affermato chiaramente: “Non ci sarà cessate il fuoco senza il ritorno degli ostaggi“. Questa posizione è stata fortemente sostenuta anche dall’amministrazione Biden, evidenziando una politica comune tra Israele e Stati Uniti in risposta alle azioni di Hamas.
Il ritiro militare ordinato da Netanyahu
Netanyahu ha incolpato direttamente Hamas per l’attuale impasse, sottolineando che “non è Israele a impedire un accordo, ma Hamas con le sue richieste estreme“. Queste parole delineano la narrativa israeliana di un conflitto protratto non solo dai combattimenti, ma anche dalle complesse dinamiche diplomatiche.
Recentemente, le forze armate israeliane hanno completato il ritiro delle truppe combattenti dal sud della Striscia di Gaza, mantenendo il controllo del Corridoio Netzarim per operazioni strategiche e assistenza umanitaria. Questa mossa potrebbe rappresentare un ridimensionamento delle operazioni militari terrestri, pur continuando a esercitare un controllo significativo sull’area.
Allerta e preparazione contro l’Iran
La tensione con l’Iran rimane alta. Recentemente, un alto funzionario iraniano ha dichiarato che “nessuna ambasciata israeliana nel mondo è più sicura“, risposta a un presunto attacco israeliano a Damasco. In risposta, il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, ha confermato che il suo paese è preparato a rispondere a ogni possibile scenario di confronto con l’Iran.
Netanyahu e l’appello all’unità: Il premier ha fatto un forte appello all’unità nazionale, criticando una “minoranza estrema e violenta” che cerca di dividere il paese in un momento critico. Questa chiamata all’unità si presenta come un tentativo di consolidare il fronte interno di fronte alle sfide esterne e interne.
Dal palco internazionale, il Segretario Generale delle Nazioni Unite, António Guterres, ha rinnovato la sua condanna contro le violenze di Hamas, descrivendo l’uso di violenza sessuale, tortura e rapimento come ingiustificabile, e ha chiesto il rilascio incondizionato di tutti gli ostaggi.