Dati provvisori Istat, ad aprile diminuzione di quasi 300.000 unità degli occupati. In crescita anche il numero degli inattivi.
I dati Istat fotografano un calo degli occupati nel mesi di aprile. Sono 274.000 in meno rispetto al mese di marzo. E si tratta senza dubbio di uno degli effetti del lockdown.
Istat, registrata una diminuzione degli occupati
L’Istat rivela nel suo rapporto una marcata diminuzione del numero degli occupati evidenziando quindi uno degli effetti del coronavirus sul mondo del lavoro.
“L’occupazione ha registrato una diminuzione di quasi 300 mila unità, che ha portato nei due mesi a un calo complessivo di 400 mila occupati e di un punto percentuale nel tasso di occupazione”.
“La diminuzione dell’occupazione (-1,2% pari a -274mila unità) è generalizzata: coinvolge donne (-1,5%, pari a -143mila), uomini (-1,0%, pari a -131mila), dipendenti (-1,1% pari a -205mila), indipendenti (-1,3% pari a -69mila) e tutte le classi d’età, portando il tasso di occupazione al 57,9% (-0,7 punti percentuali)“, prosegue il rapporto Istat.
L’occupazione, evidenzia il rapporto Istat, risulta in diminuzione anche confrontando il trimenstr febbraio-aprile con quello precedente.
“Confrontando il trimestre febbraio-aprile 2020 con quello precedente (novembre 2019-gennaio 2020), l’occupazione risulta in evidente calo (-1,0%, pari a -226mila unità) per entrambe le componenti di genere“.
Sempre nel trimestre in questione diminuiscono anche le persone in cerca di occupazione.
“Diminuiscono nel trimestre anche le persone in cerca di occupazione (-20,4% pari a -497mila), mentre aumentano gli inattivi tra i 15 e i 64 anni (+5,2% pari a +686mila unità)”.
Cresce il numero degli inattivi
I dati provvisori dell’Istat evidenziano anche una crescita del numero degli inattivi.
“Generalizzata anche la crescita del numero di inattivi (+5,4%, pari a +746mila unità): +5% tra le donne (pari a +438mila unità) e +6% tra gli uomini (pari a +307mila). Il tasso di inattività si attesta al 38,1% (+2,0 punti)”.
“L’indagine ha risentito degli ostacoli che l’emergenza sanitaria in corso pone alla raccolta dei dati di base. Sono state sviluppate azioni correttive che ne hanno contrastato gli effetti statistici negativi e hanno permesso di elaborare e diffondere i dati relativi al mese di aprile 2020”, conclude la nota dell’Istat.