L’Italia corre il serio pericolo di maxi assembramenti in occasione della finale del Campionato Europeo 2020, in programma domenica.
Per scongiurare situazioni a rischio e maxi assembramenti è già partita la macchina organizzativa in vista della finale di Euro 2020, quando almeno 20 mila tifosi assisteranno a Roma alla partita davanti ai maxi schermi nella ‘fan zone’, forse allestita allo stadio Olimpico. Prenotazioni, tamponi e green pass saranno le parole chiave. I Comitati provinciali per la sicurezza e l’ordine da riunire in tutta Italia, avranno il compito di rimodulare i servizi e l’intensificazione delle verifiche.
Italia: i provvedimenti anti-contagio
Ad essere rivisto sarà il dispositivo di sicurezza nelle aree con i maxischermi – le fan zone appunto – nelle piazze e nelle zone della movida nelle principali città. Sebbene tuttora le misura siano ignote, filtrano già rumor e indiscrezioni. Intanto, Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università di Milano, nonché componente del Cts della Lombardia, lancia un avvertimento: “preoccupano i tanti maxischermi in bar, locali e abitazioni private, dove le persone si riuniranno per vedere la finale degli Europei”.
In 16 mila potrebbero assistere, allo stadio Olimpico, alla finalissima dove l’idea è di proiettare la partita, pur in conformità al protocollo sanitario anti-Coronavirus, ma facendo sentire partecipi i sostenitori azzurri. La sindaca capitolina, Virginia Raggi, ha annunciato: “sono in contatto con il prefetto perché stiamo valutando se aprire lo stadio Olimpico, sempre nei limiti del 20% di pubblico, per vedere la finale di Euro 2020. Se ci saranno le condizioni, per i romani ci sarà la possibilità di assistere alla partita dell’Italia nello stadio”.
Le aree dedicate
Le altre aree destinate ai tifosi sono già state collaudate in occasione della semifinale contro la Spagna: piazza del Popolo, accessibile esclusivamente mediante prenotazione forse almeno 3 ore prima, con una massima capienza di 2.500 posti, e altri mille ai Fori imperiali. In tale circostanza – soprattutto per quanto concerne l’Olimpico – l’ingresso potrebbe avvenire esclusivamente con green pass o con tamponi rapidi svolti all’entrata, per garantire sicurezza e tracciabilità. Insomma, il canonico iter di quando si va allo stadio in tempo di Covid.