Mettiamo l’Italia in ferie per limitare i danni legati al coronavirus. L’emergenza sanitaria ha paralizzato una parte del Paese. Facciamo come se fosse agosto.
L’emergenza coronavirus può essere limitata… dalle ferie. Dopo che il premier Giuseppe Conte ha allargato le restrizioni e i divieti a tutto il paese l’Italia è divisa in due: una parte è immobile, paralizzata. L’altra prova a produrre ma non si sa per chi. Spende senza fatturare. È facile intuire che questa è la strada più rapida per arrivare al crack, al fallimento.
Come se fosse agosto: un’Italia in ferie contro il coronavirus
Una possibile soluzione sarebbe quella di cambiare il calendario. Fingere che sia agosto, mettere l’Italia in ferie per limitare i danni degli effetti diretti e indiretti del coronavirus.
Le scuole sono chiuse, gli stadi anche. Lo sport si è fermato. Alcuni lavoratori hanno limitato al minimo le proprie attività, altri le hanno sospese. Altri ancora vanno avanti in un clima surreale.
Allora smaltiamo oggi almeno una parte delle ferie estive, anche per abbattere le differenze tra i lavoratori che stanno al front office e quelli che stanno nel back.
Andiamo in ferie per quindici giorni, come se fosse agosto. Limitiamo ulteriormente i contatti e le occasioni di contagio, abbattiamo i costi delle aziende, che così potrebbero almeno parzialmente assorbire il contraccolpo legato all’emergenza sanitaria.
Cambiare il calendario
L’ipotesi è quella di cambiare il calendario. Recuperare i giorni di lavoro accorciando le vacanze di Natale e le ferie estive. Ovviamente dovrebbero andare avanti i servizi essenziali, come quelli sanitari e ovviamente il governo dovrebbe intervenire fornendo assistenza alle aziende, magari bloccando i mutui per un mese.
Scarica QUI la guida con tutte le precauzioni da prendere per limitare il contagio da coronavirus