Attentato kamikaze a Kabul: stavolta, ad essere presa di mira, è una scuola. Il bilancio provvisorio delle vittime ammonta a 32 persone.
Un attentatore di Kabul si è fatto esplodere in una scuola, provocando la morte di oltre 30 persone e circa 40 feriti. L’attentatore, per introdursi nell’istituto, ha sparato alla guardia per poi prendere d’assalto un’aula e azionare la sua cintura esplosiva. Il bilancio provvisorio è di 32 morti e 40 feriti durante l’attentato, ma si stima che i numeri possano ancora salire.
Ad essere preso di mira un centro educativo situato nella zona ovest di Kabul, dove prima dell’esplosione si è verificata anche una sparatoria. A riferire la notizia una fonte del governo afgano ad Al-Jazeera. Il centro educativo “Kaj” si trova nel quartiere di Dasht al-Barshi, abitato da sciiti. Lo avrebbe riferito l’Associated Press.
Dopo aver aperto il fuoco all’interno dell’istituto, l’attentatore ha fatto detonare la bomba con all’interno ancora studenti e collaboratori. Ma non si tratterebbe di un caso isolato: pare che il centro educativo “Kaj”, fosse già teatro di un altro attentato nel 2018.
L’esplosione è stata confermata: a rivelarlo il portavoce della polizia di Kabul Khaled Zadran. Il quartiere preso di mira è quello di Dasht-e-Barchi. Si tratta di un’area composta perlopiù da musulmani sciiti e si trova nella parte occidentale di Kabul, in cui vive la comunità minoritaria Hazara. Questa zona è nota per aver subito gli attacchi terroristici più efferati dell’Afghanistan.
Le dichiarazioni del ministro degli Interni
“Un centro educativo chiamato ‘Kaj’ è stato attaccato, causando purtroppo morti e feriti”. Sono queste le parole su Twittato del portavoce del ministero degli Interni Abdul Nafy Takor. Poi ha aggiunto: “Le squadre di sicurezza hanno raggiunto il sito, la natura dell’attacco e i dettagli delle vittime saranno resi noti più tardi”.
Infine conclude: “Attaccare obiettivi civili dimostra la crudeltà disumana e la mancanza di standard morali del nemico”. Ci sarebbero anche alcuni video postati sui social media delle vittime dell’attentato, ricoperte di sangue, mentre vengono trasportate all’esterno dell’edificio dai soccorritori.