Kiev, la capitale ucraina, sembra essere sulla strada giusta per una ripartenza economica, ma resta ancora il problema del carburante.
L’Ucraina sembra essere sulla strada giusta per una «nuova normalità». Così definiscono questa primavera gli abitanti dell’Ucraina, dopo i mesi di terrore passati a causa del conflitto con la Russia. Nell’ultimo periodo le vide del centro di Kiev sembrano essere più affollate. Le persone escono di casa e ricominciano a respirare un po’ di vita. Nonostante i segni di ripartenza, le problematiche legate alla questione del conflitto non sono scomparse.
Tra le conseguenze più gravi a cui ora devono far fronte i cittadini ucraini, quella della carenza del carburante. Per far fronte alla situazione le persone si sono adoperate con i monopattini elettrici ed altri mezzi di trasporto che non necessitano dell’utilizzo della benzina.
Le attività si ingegnano per far fronte alla crisi del carburante
Anche l’officina di biciclette, con annessa caffetteria, “Lifecycle” del 39enne Oleksii Khvorostenko, si è adoperata per far fronte alla carenza di carburante. «Appena è cominciata la guerra è sembrato subito chiaro che ci sarebbe stata una crisi di carburante. Ed eccola qua. Da tempo avevamo investito nella produzione di cargo-bike per consegnare pacchi. Senza benzina sono un grande vantaggio. Negli ultimi anni a Kiev c’è stato un boom della bicicletta, da quando con la pandemia era venuto meno il trasporto pubblico. La comunità di ciclisti è esplosa. Eravamo pronti a lavorare in qualsiasi condizione. Lavoriamo tutti i giorni dalla mattina alle 21, compresi i weekend», ha concluso il titolare dell’attività.