La base del Movimento 5 Stelle travolge Luigi Di Maio e i vertici pentastellati. Bocciata la strategia della pausa, in Emilia Romagna e in Calabria si corre. Senza il Pd…
Il voto sulla piattaforma Rousseau sulla partecipazione del M5S alle prossime elezioni regionali evidenzia la spaccatura tra Luigi Di Maio e la base del Movimento 5 Stelle. O meglio, tra i vertici e la base del Movimento 5 Stelle. Solo che Di Maio, ma buon leader politico, nell’immaginario incarna tutti gli errori (e i meriti) della forza politica.
Movimento 5 Stelle, Di Maio travolto dalla base
Confessando che il MoVimento sta vivendo un periodo di innegabile difficoltà, Di Maio aveva implicitamente chiesto alla base pentastellata di sostenere la causa accettando di rinunciare alla corsa in Emilia Romagna e in Calabria.
Invece Di Maio è stato travolto dalla base del MoVimento. Il settanta per cento dei votanti ha sconfessato la strategia del leader politico, che si scopre un uomo sempre più solo al comando.
Inutile sottolineare come il voto debba in qualche modo costringere Di Maio a una riflessione. Lui va da una parte, il popolo pentastellato da quella opposta. Anche di fronte a quesito che lasciava intendere quale fosse la posizione dei vertici.
Salta l’intesa con il Pd, il Movimento 5 Stelle corre da solo
“Gli iscritti ci hanno dato un mandato chiaro e fortissimo: dobbiamo partecipare alle elezioni con tutte le nostre forze”, ha commentato Luigi Di Maio dopo la pubblicazione dei risultati. Come correre non è un mistero. I pentastellati correranno da soli, facendo saltare l’intesa con il Partito democratico. La scelta dei 5 Stelle non fa particolarmente piacere a Nicola Zingaretti e soprattutto a Giuseppe Conte, che conosce benissimo i rischi legati a un governo fatto di avversari.
Salvini invita gli scontenti del MoVimento: “Le porte della Lega sono aperte a chi vuole il vero cambiamento”
Non poteva non provare ad approfittare della situazione il leader della Lega Matteo Salvini, che ha scelto di aprire le porte ai pentastellati in cerca del vero cambiamento.
“I militanti 5 Stelle hanno sfiduciato Di Maio e Grillo, e con loro il governo contro natura col Pd. Le porte della Lega sono aperte a chi vuole davvero il cambiamento”