Enrico Mentana prende sui social una chiara posizione
Vittorio Boiocchi, il rinomato capo del movimento Ultras dell’Inter, è stato colpito fuori dalla sua casa alla periferia di Milano.
Il 69enne è stato colpito al petto cinque volte, in un imboscata sulla quale sta indagando la polizia. Baiocchi era noto alle forze dell’ordine per essere un pregiudicato con illeciti a carico. Per questo motivo si pensa alla pista di un regolamento di conti fatto da professionisti giudicando anche come si è svolto l’accaduto
È stato portato d’urgenza in ospedale prima di essere dichiarato morto.L’imboscata è avvenuta poco prima dello scontro dell’Inter con la Sampdoria a San Siro.
Inter – Sampdoria: cosa è capitato in curva ?
E quando la notizia della morte di Boiocchi si è filtrata tra la folla, molti degli Ultras nella sezione Curva Nord dello stadio si sono diretti verso le uscite. Un gran numero di gruppi organizzati ha tolto le bandiere e ha svuotato i loro posti a metà tempo per rispetto.
Gli ultras con la forza hanno obbligato molti tifosi a lasciare lo stadio come testimoniano i social e dove sono spuntate centinaia di testimonianze “Ci stanno costringendo con le minacce ad uscire, un padre picchiato con la bambina, gente che ha fatto 600 chilometri costretta a tornare a casa”, dice un tifoso su Twitter. “È stata una roba vergognosa. Hanno spinto uno che è caduto giù per 3/4 file. Situazione al limite”, racconta un altro.
Enrico Mentana oggi sui social ha parlato del grave episodio dello stadio
Ma la società Inter non ha niente da dire su quel che è successo ieri sera sugli spalti di San Siro?”: Enrico Mentana si riferisce al momento in cui ieri, appena si è sparsa la notizia della morte dell’ex capo ultrà Vittorio Boiocchi, la Curva Nord dell’Inter si è praticamente svuotata. Il giornalista e direttore del Tg La7 si è sfogato su Facebook: “Si può obbligare chi ha pagato il biglietto per vedere la partita a uscire contro la sua volontà per partecipare al lutto per la morte di un pluripregiudicato? Può una curva organizzata continuare a operare al di fuori delle regole e delle leggi?”.
Secondo il giornalista, “l’episodio di ieri sera è solo l’ultimo di una lunga serie di obbrobri visti in tanti stadi italiani da quando gli spalti si sono ripopolati”. Infine un appello significativo: “Volete tutti continuare a voltare lo sguardo da un’altra parte?”