Emergenza coronavirus, la Ferrari riapre il prossimo 14 aprile. La lettera di Camilleri ai dipendenti: “Stiamo affrontando una crisi senza precedenti”.
La Ferrari riapre la produzione il prossimo 14 aprile. Mentre l’emergenza coronavirus continua a tenere l’Italia in uno stato di incertezza, il Cavallino rampante ha deciso di reagire annunciando la riapertura degli stabilimenti di Maranello e Monza, chiusi proprio per tutelare i dipendenti dal contagio.
Coronavirus, la Ferrari riapre il prossimo 14 aprile
La Ferrari ha annunciato la sua intenzione di riaprire i battenti a Modena e a Maranello il prossimo 14 aprile, ovviamente se quel giorno sarò ancora garantita e funzionante la catena di fornitura. In caso contrario sarebbe inutile riaprire la produzione che sarebbe sostanzialmente ferma ma comporterebbe spese ordinarie.
Ma si tratterà di un ritorno alla normalità graduale. Come comunicato dalla Ferrari, infatti, i dipendenti che possono svolgere la propria attività con la formula del lavoro agile continueranno a farlo.
“Tutte le attività aziendali che possono essere svolte attraverso il lavoro agile continueranno regolarmente come è stato fatto nelle scorse settimane. La Società continuerà a farsi carico dei giorni di assenza di coloro che non possono avvantaggiarsi di tale soluzione”.
Un graduale ritorno alla normalità (coronavirus permettendo)
Si tratta di un annuncio importante che porta una ventata di speranza in tutta Italia, ma non si può non considerare il fatto che tra il dire e il mare c’è di mezzo… un virus imprevedibile. La speranza di tutti è che il 14 aprile ci siano le condizioni per riaprire gli stabilimenti della Ferrari e magari tante altre aziende italiane.
Camilleri, “Crisi senza precedenti”
Camilleri, come riportato da Automoto.it, si è rivolto ai dipendenti con una lettera.
“Stiamo tutti affrontando una crisi che non ha precedenti nelle nostre vite. Nessuno può restare insensibile di fronte a questa tragedia. Preoccupazioni, dubbi e sì, persino paura sono i sentimenti che ognuno di noi prova. I nostri cari, le nostre famiglie e i nostri amici sono al primo posto nei nostri pensieri, preghiamo per la loro salute e in molti casi per la loro guarigione. Quando non ci troviamo a piangere per la scomparsa prematura di chi ha perso la propria battaglia con questa spaventosa pandemia”.
“Abbiamo il privilegio di lavorare per un’azienda eccezionale, in grado di resistere a questa crisi meglio di altre. I valori che condividiamo non solo sono immutabili ma sono le fondamenta della nostra fede in un futuro ancora più luminoso”.
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