Il Milan ‘si separa’ da Yonghong Li. L’UEFA deve valutare i conti del club e non quelli del suo proprietario. Ma da Nyon non sono d’accordo…
Milan, l’Europa è davvero a rischio – Secondo quanto riportato dall’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, il Milan rischierebbe davvero l’esclusione dalla prossima edizione dell’Europa League.
Da Casa Milan filtra un moderato pessimismo che non lascia ben sperare, ma di tempo a disposizione per convincere l’UEFA a non andarci giù troppo pesante c’è ancora.
La strategia di Marco Fassone: il club ‘si separa’ da Yonghong Li
La strategia ideata da Marco Fassone e i suoi collaboratori è tanto semplice quanto geniale: l’ad vuole chiedere che venga giudicata la situazione economica del Milan e non quella di Yonghong Li, che in effetti potrebbe versare in acque non proprio tranquille per quanto concerne il suo patrimonio personali.
Questa strategia risolverebbe (o meglio cancellerebbe) le incertezze sul rifinanziamento del prestito e sul rimborso delle obbligazioni da effettuare entro ottobre 2018. Della serie: non preoccupatevi se Yonghong Li non dovesse riuscire a ripagare il debito, il Fondo Elliott ha già fatto da garante per il Milan che, con una proprietà diversa, riprenderebbe il proprio percorso.
Nessuna presa di posizione pubblica da parte di Yonghong Li
Marco Fassone punta forte sui bilanci del club, trasparenti e positivi, e sono proprio questi i conti che l’UEFA dovrebbe prendere in considerazione per dare un giudizio sul Milan.
In questa complicatissima situazione in molti si sarebbero attesi una risposta pubblica e immediata da parte del presidente del Milan, mister Yonghong Li, che invece tace, non si vede e non si sente.
