Lo spettro della prossima manovra economica potrebbe scongiurare il voto anticipato. E anche la Lega di Salvini fa un passo indietro rispetto all’Europa.
Sono due i fattori che possono evitare le elezioni anticipate: il desiderio di non sfidare Salvini in campagna elettorale e la paura della prossima manovra economica.
Il ‘dramma’ della legge di bilancio
La manovra rappresenta un ostacolo difficile da superare per il governo, impossibile da fronteggiare nel caso in cui non dovesse esserci un esecutivo.
Il governo gialloverde si è fermato di fronte ai progetti contrastanti della Lega e del Movimento Cinque Stelle. Salvini spinge per la flat tax, Di Maio per il taglio del cuneo fiscale e il salario minimo.
Tra i due litiganti c’è anche il terzo che a differenza del proverbio non gode. il terzo incomodo è Giovanni Tria, il titolare del Mef, che cerca un taglio delle spese per evitare l’aumento dell’Iva e per non violare i dettami dell’Unione europea, che guarda con particolare attenzione alle vicende italiane.
La paura della manovra potrebbe evitare le elezioni anticipate
La verità è che questa manovra in fondo non vuole farla proprio nessuno. Crisi o non crisi, qualcuno deve mettere mano ai conti del Paese per provare ad evitare una vera e propria catastrofe economica.
Lo scenario preoccupa anche Matteo Salvini, il grande favorito dei sondaggi. Il leader della Lega è ora meno belligerante se non addirittura pronto al dialogo con l’Unione europea. Un passo indietro che potrebbe non far piacere agli elettori leghisti, che iniziano a temere un cambiamento meno radicale di quello promesso dal leader Carroccio.