Novità sul caso di presunto stupro che coinvolge La Russa Jr. L’esito della perizia sulle tracce di droga dello stupro nella ragazza.
Nuovi dettagli sul caso che coinvolge La Russa Jr, figlio del presidente del Senato Ignazio, indagato a Milano con l’amico Tommaso Gilardoni per abusi su una 22enne. Nelle ultime ore sono arrivati gli esiti sui capelli della presunta vittima di violenza sessuale che servivano ad accertare l’uso o meno della droga dello strupro ai suoi danni.
La Russa Jr, il caso di violenza e le tracce di droga dello stupro
Secondo quanto riportato da diversi quotidiani tra cui il Corriere della Sera, le analisi tecniche da poco depositate sui capelli della 22enne che ha denunciato di aver subìto abusi da Leonardo Apache La Russa, figlio del presidente del Senato, e dall’amico dj Tommaso Gilardoni, hanno stabilito che non esista alcuna certezza sull’assunzione o somministrazione della cosiddetta “droga dello stupro”.
Ad affermarlo, l’esperto di tossicologia forense e docente all’Università Statale, Domenico Di Candia, nominato dalla Procura, per fare chiarezza sulla vicenda. Le tracce di “droga dello stupro” rilevate sarebbero “in quantità minima” e comunque pari a quella presente fisiologicamente anche nelle persone che non la assumono.
Le analisi
L’accertamento effettuato sui capelli della ragazza ha rilevato, nel periodo in esame, la presenza del principio attivo del Ghb (la droga dello stupro), ma allo stesso tempo ha anche chiarito che non è possibile stabilire se tale presenza derivi da una produzione naturale di quel principio attivo, come normalmente avviene, o se invece sia il frutto di assunzione o somministrazione da parte di altri.
L’esito del test effettuato, infatti, avrebbe rilevato che tali concentrazioni di Ghb sarebbero “sovrapponibili a quelle comunemente attese in soggetti non consumatori della molecola”.
In questo senso, i legali di La Russa Jr sarebbero “soddisfatti” dell’esito della perizia che dimostrerebbe come la ragazza non sarebbe stata drogata.