Andrea Matteucci, il serial killer di Aosta: “Bruciavo le donne nei forni”
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Andrea Matteucci, il serial killer di Aosta: “Bruciavo le donne nei forni” 

Prigione

Noto come il “mostro di Aosta”, Andrea Matteucci è un uomo di 33 colpevole di aver ucciso barbaricamente diverse persone.

Andrea Matteucci è il killer originario di Aosta, noto per aver ucciso barbaricamente diverse persone. Uccideva le sue vittime con una spara chiodi, smembrava i loro corpi e li bruciava, dopo averne abusato. Andrea Matteucci, il serial killer di Aosta, ha ucciso tre donne e un uomo e ha anche tentato di ucciderne una quarta.  

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Il killer scoperto alla guida di un’auto rubata

Le indagini nei confronti di Matteucci iniziarono nel febbraio del 1995, quando la polizia stradale di Pont-Saint-Martin fermò un uomo di all’incirca trenta anni, alla guida di un’auto rubata. A primo impatto, non sembrava un killer: rispose alle domande degli agenti in modo tranquillo ed educato.  

Secondo il comandante della polizia Claudio Savera, qualcosa non tornava: l’uomo aveva dimostrato fin troppa calma. Le sue parole furono queste: “Quell’uomo è troppo tranquillo per essere un ladro, sembra inoffensivo”. Difatti, il comandante della polizia aveva dei dubbi fondati: Andrea Matteucci, ai tempi un uomo di 33 anni, artigiano specializzato nella lavorazione della pietra, marito e padre di un bimbo di nove anni, effettivamente non era un ladro ma un serial killer. 

L’infanzia del 33enne

Venne soprannominato il “mostro di Aosta”. Le vicende in cui è coinvolto sono da film dell’orrore. Iniziò tutto a Torino, la sua città natale. Il padre aveva abbandonato lui e sua madre, e quest’ultima, per vivere, faceva la prostituta. Qualche volta, la donna costringeva Matteucci ad assistere ad alcuni incontri di prestazioni con i suoi clienti. 

Prigione
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La donna si vantava col figlio di aver tagliato i genitali ad un uomo che stava andando troppo oltre durante la prestazione. La gioventù di Andrea è caratterizzata da piccoli furti, il trasferimento in comunità, e poi lo stabilimento con la madre ad Aosta. Andrea diventa adulto. Il peso della sua infanzia si fa sentire nelle sue relazioni personali, che non è molto bravo a gestire, a causa del suo carattere chiuso e schivo.  

In compenso, Andrea è molto bravo nel suo lavoro. All’età di diciotto anni compie il suo primo delitto. Avvenne di sera, il 30 aprile 1980. A teatro incontra un uomo, Domenico Raso, che nonostante fosse sposato e con figli, fece delle avance ad Andrea. Quest’ultimo, finse di accettarle e finì con l’uccidere l’uomo, in quanto secondo lui i fedifraghi non meritano di vivere. Da lì iniziò la sua serie di omicidi.  

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ultimo aggiornamento: 11 Agosto 2022 13:05

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