La vecchia Lega Nord di Bossi scuote Salvini
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Direttore: Alessandro Plateroti

La vecchia Lega Nord di Bossi scuote Salvini

Umberto Bossi

I malumori all’interno della Lega non si fermano nemmeno dopo la fiducia rinnovata al segretario.

Dopo il tracollo elettorale di Matteo Salvini si sono agitate le acque all’interno della Lega, le cui tensioni già emergevano sul territorio. A insorgere maggiormente sono gli esponenti della vecchia guardia legati al concetto nordista che criticano a Salvini la svolta nazionale del partito che l’ha portato in questo stato. Il consiglio federale ha rinnovato la fiducia al leader del Carroccio ma le spinte indipendentiste dei Lombardi e dei Veneti leghisti sul territorio al Nord non si fermano e a guidarli verso la scissione potrebbe essere proprio Umberto Bossi.

Domani dovrebbe tenersi un nuovo consiglio federale per decidere la lista di nomi da presentare al Meloni per la formazione del prossimo governo. Al Nord c’è chi teme la scomparsa della “questione settentrionale” dalla destra dato il voto massiccio a Fratelli d’Italia. Per questo motivo, i territori stanno mobilitandosi per ridare centralità al Nord.

Umberto Bossi
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L’insofferenza del Nord nei confronti della Lega

Gli esponenti leghisti del territorio sottolineano l’importanza ancora centrale di Bossi e molti sono pronti ad aderire al suo progetto. «Se il Comitato del Nord parte da una precisa esigenza di portare alla ribalta il dibattito sulla questione settentrionale, assolutamente ben venga. Ma vediamo come si svilupperà e vedremo la vera essenza di questa iniziativa» sottolinea Castelli vecchio esponente della Lega Nord.

«La proposta di Bossi di un Comitato per il Nord è uno sfogo figlio del malessere che è dato dalla lontananza del partito dal territorio», dice Fabrizio Baron, consigliere regionale .«Siamo in Veneto e non in Lombardia ma da noi, come da loro, tutto è figlio del malessere che c’è da tempo. Da tre anni non si fanno congressi, dopo quattro anni al governo non si è riusciti a fare l’autonomia che è tema fondante della Lega». L’insofferenza dei leghisti veneti e lombardi si fa sempre più possente e potrebbe costare caro a Salvini.

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ultimo aggiornamento: 3 Ottobre 2022 12:25

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