Lo spazio in cloud è sempre poco, ma grazie a questa valida alternativa a Dropbox abbiamo a disposizione altri 10 GB per i nostri file.
Si chiama pCloud ed è l’alternativa a Dropbox che viene dalla Svizzera. Esattamente come Google Drive, OneDrive e iCloud ci permette di archiviare dati online e averli sui nostri dispositivi. E proprio come Dropbox è un servizio di terze parti, cioè non offerto da aziende che hanno il loro sistema operativo.
L’alternativa a Google Drive sicura e “generosa”
Di alternative a Dropbox, iCloud, Google Drive e gli altri sistemi di archiviazione più famosi ce ne sono a bizzeffe, da quelli relativamente famosi come Box, Mega, o Amazon Cloud Drive, fino alle soluzioni più esotiche come ownCloud o Resilio (basato su BitTorrent). Ma il motivo per cui pCloud è interessante anche nella quantità di spazio offerto. Si parte da 4 Gigabyte, ma facendo qualche attività come verificare la mail è facile raddoppiarli.
Inoltre, pCloud è un’alternativa ai servizi cloud tradizionali anche nel metodo e nella tecnologia. Per esempio, su Windows, invece di usare una semplice cartella, crea un proprio disco virtuale, che troveremo fra le unità del nostro computer. Peraltro, il sistema utilizza nativamente il cloud, diversamente dalla maggior parte dei servizi, che si appoggiano a una cartella fisica sul disco. Una scelta curiosa, ma sicuramente interessante soprattutto se abbiamo molti dispositivi con dischi e unità di archiviazione non troppo grandi.
pCloud è il cloud storage svizzero
Un’altra ragione per cui questa interessante alternativa a Dropbox dovrebbe essere presa in considerazione è che si tratta di un servizio prodotto e basato in Svizzera.
Ultimamente infatti proprio la nazione elvetica ci sta mostrando diversi progetti interessanti, in particolare in tutte le aree del digitale che hanno a che fare con privacy e sicurezza. Per esempio, sempre dalla Svizzera, arriva anche uno dei pochi servizi di posta elettronica anonimi e crittografati davvero usabili e accessibili, Protonmail.
Anche in questo caso, la sicurezza è al primo posto: pCloud offre una protezione di base per i nostri dati, ma con un sovrapprezzo ragionevole (3,99 dollari al mese) è possibilie usare un sistema di crittografia di livello militare per proteggere i file salvati, anche sul nostro dispositivo.
Come usare pCloud
Il meccanismo è analogo a quello di tutti i principali sistemi di archiviazione online, per la verità. Dobbiamo solo iscriverci usando la mail (oppure Facebook) attraverso il sito ufficiale di pCloud. Da quel momento potremo scaricare il client o usare la pagina Web per caricare e gestire i nostri file.
Fra gli aspetti più interessanti di pCloud ci sono la completa assenza di limiti di dimensione per i file, sia il fatto che i contenuti audio e video non vengono compressi né elaborati. In questo modo vengono salvati senza perdite di qualità.
Un altro aspetto su cui gli sviluppatori di pCloud hanno lavorato molto è la compatibilità. Al momento infatti il client è disponibile per Windows, MacOs, Linux, iOS e Android. Inoltre esiste un plugin ufficiale per Lightroom e anche una comoda estensione per i principali browser: Chrome, Firefox e Opera.
Fonte foto copertina: pcloud.com (elaborazione)