Concept car prodotta in un unico esemplare, la Lamborghini Asterion sfrutta un V10 da 610 cavalli e un set di tre motori elettrici.
La Lamborghini Asterion è una concept car realizzata dalla Lamborghini e presentata al Salone dell’Auto di Parigi nel 2014. Progettata da Filippo Perini e assemblata presso le officine di Sant’Agata Bolognese, è stato prodotta in un unico esemplare, attualmente esposto presso il Museo Lamborghini.
Scheda tecnica Lamborghini Asterion
Anzitutto, è bene partire dal nome completo del modello: Lamborghini Asterion LPI 910-4. La sigla alfanumerica fa riferimento alla motorizzazione (Longitudinale Posteriore Ibrido), 910 è il numero di cavalli erogati mentre il ‘4’ indica la trazione integrale. ‘Asterion’, infine, è il nome originario del minotauro, figura della mitologica greca antica, per metà uomo e per metà toro (peraltro simbolo della Lamborghini stessa) che simboleggia la crasi tra la razionalità e l’impulsività.
Dal punto di vista strettamente tecnico, invece, la Asterion si presenta come una coupé a due porte, costruita a partire da una monoscocca in fibra di carbonio con semiassi in alluminio, gli stessi materiali adoperati per realizzare la carrozzeria.
Quando venne presentata al pubblico, la Asterion condensava lo stato dell’arte della Lamborghini: “Guardiamo sempre avanti, investendo nelle nuove tecnologie” – sottolineava l’allora CEO e presidente Stephan Winkelmann – “e concentrandoci sulla riduzione dei pesi, considerata la via maestra per ridurre le emissioni di CO2. Questo anche attraverso l’utilizzo di nuovi materiali quali la fibra di carbonio, che assicura performance da super sportiva“.
Il design Lamborghini
Dal punto di vista estetico, la Asterion rispetta in pieno il tratto inconfondibile dei modelli griffati Lamborghini. “Un’auto unica, che esplora territori completamente nuovi e sconosciuti con un design sinuoso e sensuale” come si legge sul sito ufficiale del costruttore. Le linee nette e tese conferiscono all’auto un aspetto sportivo ma estremamente elegante, un profilo altamente aerodinamico contraddistinto da elementi di grande impatto.
I tratti più decisi sono quelli che caratterizzano il posteriore. Un ampio diffusore accoglie il doppio scarico a due terminali cromati dalla forma singolarmente esagonale. La fascia dei gruppi ottici – leggermente incassata in un discreto doppio spoiler – corre lungo tutto il prospetto, interrompendosi giusto nel mezzo per lasciare posto alla scritta ‘Lamborghini’. L’assetto coupé viene esaltato dall’andamento fast del tetto che si sviluppa posteriormente in un lunotto dalla forma assai originale (un ottagono dagli angoli vagamente smussati).
Anche la fiancata presenta un carattere fortemente sportivo; i passaruota posteriori maggiorati ospitano, dal lato della portiera, un’ampia presa d’aria mentre una fascia di colore nero a contrasto chiude il margine inferiore del prospetto. Molto più discreta la fascia di cintura dei passaruota anteriori che anticipano le curve armoniose del frontale.
L’anteriore del concept Lamborghini Asterion – prodotto in un unico pezzo – presenta la tipica forma allungata e rastremata comune a molti altri modelli Lamborghini. I gruppi ottici (realizzati con materiali che includono il carbonio forgiato e il titanio) seguono il profilo del cofano – che ‘incornicia’ il simbolo del costruttore al centro della fascia superiore – e si sviluppano in maniera sobria e slanciata all’indietro. La fascia paraurti, invece, sembra riprendere e rielaborare certi stilemi già apprezzati nella Aventador, specie nella definizione degli spazi riservati alle prese d’aria con sistema di raffreddamento attivo (che per la prima volta utilizzano una configurazione a doppio strato, formando un caratteristico motivo a Y) e nel profilo dello spoiler centrale.
Il motore della Lamborghini Asterion
La Lamborghini Asterion è sospinta da un motore ibrido plug-in (PHEV). La power unit è formata da un motore termico da 5.2 litri (5.204 cc di cilindrata e 560 Nm di coppia) da 10 cilindri con architettura a V e inclinazione di 90° a iniezione diretta abbinato a tre motori elettrici. Secondo i dati forniti dal costruttore, il propulsore può erogare, nel complesso, 910 CV (610 CV sviluppati dal motore termico e 300 CV da quelli elettrici). Il rapporto di compressione è di 12.7:1 mentre quello alesaggio corsa è 84.5 mm x 92.8 mm. La batteria, posta sotto il tunnel centrale, è agli ioni di litio.
Per quanto riguarda le prestazioni, la Lamborghini dichiara una velocità di punta pari a 320 km/h e un’accelerazione da 0 a 100 km/h in tre secondi netti. In modalità elettrica, invece, l’auto è in grado di raggiungere una velocità massima di 125 km/h ed offre un’autonomia di 50 km. Sul fronte consumi, la concept della casa del Toro – stando ai dati ufficiali – offre un riscontro assai positivo: solo 4.1 litri di carburante per 100 km percorsi (su ciclo combinato) mentre le emissioni di C02 – grazie alla tecnologia ibrida – si attestano sui 98 g/km. Tramite i comandi al volante, è possibile scegliere tra tre diverse modalità di guida: Zero (ovvero zero emissioni, in modalità elettrica), Ibrida o ‘T’ (che richiama l’utilizzo del motore termico).
Come detto, la Asterion è un’auto a trazione integrale, con le ruote anteriori azionate solo dai motori elettrici; la power unit è abbinata ad una trasmissione LDF (ossia Lamborghini Doppia Frizione) a sette rapporti. Le gomme Pirelli sono montate su cerchi in materiale composito, con elementi in fibra di carbonio, da 20” all’avantreno e da 21” al posteriore; i freni sono cerbo-ceramici e autoventilati.
Gli interni della Lamborghini Asterion
Come ogni Lamborghini che si rispetti, gli interni della Asterion sono di gran pregio. I sedili, la plancia, il quadrante della strumentazione – interamente digitale – e persino il volante sportivo (un modello a tre razze con comandi integrati che rielabora in chiave moderna quello della Lamborghini Miura) presentano rifiniture bicolori in pelle, color bianco avorio e marrone Attis. L’accostamento si inserisce in un’armonia che comprende inserti realizzati con materiali di ultima generazione quali fibra di carbonio forgiata, alluminio e titanio. Il rivestimento in pelle marrone ricorre nei poggiatesta, nella calotta dei quadranti e nel bracciolo posto tra i due sedili.
Il design degli interni è dominato dal modulo esagonale che caratterizza tanto le bocche del sistema di climatizzazione quanto il volante stesso e i pulsanti dei comandi nelle razze. Tra la plancia e il tunnel centrale si trova un alloggiamento dove è possibile collegare un tablet e utilizzarlo come una sorta di computer di bordo tramite il quale gestire i dispositivi del sistema di infotainment, il navigatore GPS e la climatizzazione.
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