Dai microfoni di Avvenire Lamorgese chiede una svolta all’Unione europea per quanto riguarda la gestione dei migranti.
Intervenuta ai microfoni dell’Avvenire, la ministra Luciana Lamorgese ha parlato anche della gestione dei migranti, o meglio dei flussi migratori, un problema tornato alla ribalta ora che il coronavirus ha allentato la sua morsa.
Migranti, Lamorgese: ‘Futuro dell’Unione europea passa anche da una gestione veramente solidale dei flussi migratori’
La ministra dell’Interno Lamorgese ha parlato del tema dei flussi migratori tornando a rivolgersi all’Unione europea, chiamata a fare la sua parte per una gestione più solidale.
“Il futuro dell’Unione passa anche da una gestione veramente solidale ed unitaria dei flussi migratori. E noi non abbiamo mai smesso di alimentare il confronto con tutti i Paesi membri e con la Commissione, portando l’esperienza maturata nel difficile ruolo di Paese di prima linea per motivi geografici”.
“L’Ue è obbligata a confrontarsi, nel suo insieme, col fenomeno migratorio. E l’efficacia della risposta dipenderà dalla capacità di costruirla senza divisioni ed esitazioni, nella fedeltà a quei valori per cui l’Europa è guardata con ammirazione nel mondo”.
Lamorgese illustra la proposta dell’Italia
“Il nostro Paese è stato sempre chiaro nel chiedere il superamento del modello che ha fin qui ispirato la politica migratoria europea […]. Ma non ci siamo limitati a chiedere. Le nostre proposte si basano sui concreti passi in avanti compiuti con l’accordo di Malta del settembre scorso. Grazie a quel risultato negoziale, che ha visto la Commissione Europea partecipe e concorde, oggi possiamo costruire le premesse per un’ulteriore, significativa tappa”, prosegue Lamorgese nella sua lunga intervista.
Lamorgese ha anche illustrato la proposta italiana, che ha come perno “un’equa ripartizione delle responsabilità attraverso un meccanismo di ricollocazione obbligatoria. E le nostre richieste vanno oltre. Abbiamo infatti sollecitato la Commissione a un preciso impegno per la realizzazione di linee guida europee in merito alle attività di ricerca e soccorso in mare da parte di imbarcazioni private, al fine di responsabilizzare gli Stati di bandiera e uniformare le specifiche tecniche delle imbarcazioni per la sicurezza della navigazione“.