Le battaglie femministe degli anni Sessanta e Settanta
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Direttore: Alessandro Plateroti

Le battaglie femministe degli anni Sessanta e Settanta

Donna che chiede di fermarsi con la mano

Negli anni ’60 e ’70, il movimento femminista ha rivoluzionato il ruolo delle donne nella società, affrontando tematiche innovative e spesso scandalose per l’epoca.

Dopo la seconda guerra mondiale, gli Stati Uniti, ancor più dell’Europa, conoscono un boom economico e il benessere contribuisce a logorare le vecchie strutture sociali, già messe in discussione quando, durante il conflitto, le donne avevano sostituito gli uomini impegnati al fronte.

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L’introduzione della pillola anticoncezionale

Centrale è il 1961, quando, sempre negli Stati Uniti, viene messa per la prima volta in commercio la pillola anticoncezionale che permette alle donne di controllare propria sessualità finalmente in modo autonomo.

Temi della seconda ondata femminista

I temi delle femministe di questa seconda ondata sono nuovi e, spesso, considerati scandalosi dalla società dell’epoca: sessualità, diritti riproduttivi, stupro, violenza domestica ma anche parità di genere sul posto di lavoro.

Betty Friedan e “la mistica della femminilità”

Nel 1963, Betty Friedan, influenzata dal saggio “Il secondo sesso” di Simone de Beauvoir, scrive il best seller “La mistica della femminilità”, opponendosi alla visione della donna offerta dai mass media, ivi inclusi gli annunci pubblicitari, che volevano le donne in casa, madri e mogli.

Gloria Stein e l’esposizione del “playboy club”

Sempre nel 1963, la giornalista Gloria Stein pubblica un diario compilato durante il lavoro, svolto sotto copertura, come coniglietta di Playboy al Playboy Club in cui racconta, appunto, la vita di una coniglietta.

L’influenza di Stein nel movimento femminista

Stein diventa in brevissimo tempo la figura più influente del movimento femminista facendo propri, in particolare, due temi: il diritto all’aborto e alla giornata libera.

Il movimento femminista in Europa e in Italia

Anche in Europa e, quindi in Italia, il movimento femminista prende forma e diventa, per la prima volta, un fenomeno di massa. Le piazze italiane si riempiono di donne che si battono per il divorzio e per l’aborto ma, nonostante siano le più note, non sono solo queste le rivendicazioni femminili.

Riforme e conquiste legislative in Italia

Le donne incidono sulla riforma del diritto di famiglia e ottengono, nel 1969, l’abrogazione del reato di adulterio che puniva l’infedeltà coniugale e, nel 1981, quella del delitto d’onore, che assicurava pene ridotte agli uomini che assassinavano, in uno stato d’ira, la moglie adultera.

Riflessioni di lea melandri sui movimenti femministi

Lea Melandri, celeberrima attivista e giornalista italiana, ha acutamente riflettuto sul fatto che ciò che ha caratterizzato i movimenti femministi degli anni ’60 e ’70 è stato il tentativo di “disseppellire una materia oscura di esperienza che la politica ha sempre considerato altro da sé: il corpo, la sessualità, i sentimenti, i sogni”.

Il corpo femminile e la politica

Il corpo, pensante e sessuato, ha scritto Melandri, non ha mai potuto entrare nella polis. La politica parla al neutro e, del resto, se ci pensiamo, ancor oggi, nel 2025, l’utilizzo dei sostantivi declinati al femminile per indicare le professioni è oggetto di dibattito.

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ultimo aggiornamento: 13 Giugno 2024 12:55

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