Dalle colonne de la Repubblica Eugenio Scalfari va all’attacco del governo: Matteo Salvini è un para-fascista perché ama la dittatura.
Alla lista dei contestatori di Matteo Salvini si aggiunge anche Eugenio Scalfari secondo cui il ministro dell’Interno sarebbe un para-fascista amante della dittatura. L’attacco dalle colonne di Repubblica.
L’affondo di Eugenio Scalfari sul governo Lega-Movimento Cinque Stelle
Nel commentare il governo a guida Lega-Movimento Cinque Stelle, Eugenio Scalfari ha parlato della sua vita, soffermandosi sugli anni trascorsi sotto il regime Fascista, quando era un giovane Balilla. Dopo il lungo racconto, Scalfari arriva a dare la sua descrizione del governo giallo-verde.
“Vede un governo efficiente soltanto sotto forme dittatoriali: Parlamento in seconda linea, diffusa simpatia politica da parte del popolo, che si verifica in espressione di elezioni di vario tipo, regionali e nazionali. Naturalmente un uomo politico che guida un partito fa molto conto dei voti che riscuote nelle varie occasioni elettorali. Quei voti Salvini li ha e non fanno che aumentare“.
Scalfari su Salvini: per ora il sostegno non va a lui ma al lontanissimo ricordo del Duce
“Per ora il loro sostegno non va a Salvini ma al lontanissimo ricordo del Duce; ma Salvini neo-dittatore in qualche modo rievocherebbe il ricordo mussoliniano. Salvini è para-fascista perché ama la dittatura, Di Maio ha anche lui un’ispirazione di neofascismo perché è alla guida di un movimento populista e questa è la situazione italiana a un secolo di distanza dalla fondazione dei “Fasci di combattimento”, ha aggiunto Scalfari commentando la linea politica di Matteo Salvini.
Scalfari: Questa saldatura della Lega per i gruppetti fascistoidi è molto probabile
Eugenio Scalfari conclude poi il suo lungo intervento con un commento su Salvini, Di Maio e il neo-Fascismo.
“Questa saldatura della Lega per i gruppetti fascistoidi è molto probabile che avvenga. Meno probabile è che anche Di Maio sia coinvolto nel para-fascismo del dittatore Salvini: Di Maio è un populista ma il suo movimento fondato da Beppe Grillo ha come programma grillino l’abbattimento di tutte le classi dirigenti siano di destra siano di sinistra. Quindi il fascismo non c’entra ma c’entra una gran confusione politica che non a caso fa perdere voti ai 5 Stelle”.