Ora ricoverato in ospedale, l’uomo viene accusato dell’omicidio delle due donne che hanno perso la vita sabato notte.
Durante la notte tra venerdì e sabato, Laura Amato e Claudia Turconi hanno perso la vita in seguito a un incidente stradale avvenuto alla barriera della Ghisolfa sull’autostrada A4. La loro auto è stata tamponata da quella di un 39enne italo-marocchino, che oggi risulta positivo alla cannabis e alle benzodiazepine. Per le due donne non c’è stato nulla da fare.
Avevano rispettivamente 59 e 53 anni le due vittime che hanno perso la vita durante l’incidente avvenuto sull’autostrada A4 alla barriera Milano-Ghisolfa. Il conducente dell’altra auto invece, un cittadino italo-marocchino di 39 anni, è stato trasferito subito in ospedale. Dai primi accertamenti medici, l’uomo è risultato positivo alla cannabis e alle benzodiazepine. I risultati degli esami ematochimici arriveranno nei prossimi giorni.
Aveva avuto una crisi di nervi
Il 39enne giovedì era stato portato in ospedale da sua moglie per una presunta crisi di nervi, e proprio qui potrebbe aver assunto degli psicofarmaci rivelati poi nei controlli effettuati. Da chiarire se l’uomo abbia lasciato l’ospedale dopo l’autorizzazione dei medici o se abbia deciso di andar via di sua volontà, dato che il braccialetto del ricovero è stato trovato strappato in auto.
Tuttavia, dopo le domande poste dagli inquirenti, l’indagato non ha saputo fornire alcuna informazione utile sull’incidente avvenuto qualche giorno prima. Per cui le indagini proseguono sulla base dei suoi stati di malessere per cui è stato ricoverato.
Le ricostruzioni
Le due donne, Laura Amato e Claudia Turconi, si erano appena immesse nella corsia riservata al ritiro del biglietto di pedaggio, a bordo della loro Lancia Y. Dietro di loro, una Lancia Musa sopraggiunge a velocità sostenuta e senza rallentare, colpendo violentemente da dietro l’auto ferma sbalzandola in avanti per diversi metri.
Quindi l’ipotesi è che l’uomo alla guida dell’auto sia stato distratto al telefono, o offuscato dall’assunzione di benzodiazepine. Il 39enne, ora ricoverato nel riparto di psichiatria dell’ospedale San Carlo di Milano, è indagato per omicidio stradale plurimo e rischia una condanna fino a 18 anni di carcere.