Scoperta bomba: quali sono le “leggi sbagliate” che Mattarella ha firmato (o tarda a firmare)

Scoperta bomba: quali sono le “leggi sbagliate” che Mattarella ha firmato (o tarda a firmare)

Analisi delle leggi promulgate con riluttanza dal Presidente Mattarella, tra cui la gestazione per altri e il premierato.

Negli ultimi mesi, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha firmato diverse leggi che hanno sollevato discussioni e polemiche per il tempo necessario alla loro promulgazione. Secondo le fonti, la gestione dei tempi di firma può rappresentare un segnale di apprezzamento o dissenso da parte del Quirinale.

Sergio Mattarella

Le leggi promosse da Mattarella: tra dubbi e riluttanza

Un esempio recente è la legge sulla gestazione per altri (GPA) come reato universale, approvata dal Senato il 16 ottobre e promossa da Carolina Varchi di Fratelli d’Italia. Nonostante l’importanza del provvedimento, la mancata firma entro i tempi standard ha fatto sorgere il dubbio che Mattarella abbia volutamente mostrato riluttanza nel dare il via libera a questa normativa.

La legge, che punta a rendere reato universale la maternità surrogata, ha acceso il dibattito in Italia e ha messo il governo Meloni sotto i riflettori. Fonti vicine a Mattarella sostengono che, sebbene il Presidente non possa rifiutare una legge a meno che non sia palesemente incostituzionale, la sua reticenza a promulgarla tempestivamente rappresenti un messaggio chiaro.

Questo tipo di segnale non è nuovo: Mattarella aveva già adottato lo stesso approccio con il decreto anti-rave e altre misure di difficile accettazione come la legge sull’autonomia differenziata.

Il premierato e i poteri del Quirinale

Un altro tema delicato che ha sollevato perplessità da parte di Mattarella è quello del premierato, fortemente voluto dal governo Meloni. Come riportato da open.online

La riforma proposta prevede che la caduta del premier comporti automaticamente lo scioglimento delle Camere e nuove elezioni. Questo cambio di rotta metterebbe a rischio l’“elasticità” del sistema politico citata da Mattarella durante un recente discorso. In quell’occasione, il Presidente ha sottolineato come la presidenza della Repubblica debba intervenire quando il sistema si blocca, ribadendo il ruolo centrale del Quirinale nelle crisi istituzionali.

Il premierato, definito “la madre di tutte le riforme” da Giorgia Meloni, non ha ancora trovato piena approvazione. La consapevolezza che la legge potrebbe alterare i delicati equilibri tra i poteri dello Stato ha indotto il governo a riflettere ulteriormente. In parallelo, si avvicina il momento di esaminare la riforma della giustizia e la separazione delle carriere dei magistrati, un altro nodo delicato per il Presidente