L’Alpina Oriana Papais ha difeso gli Alpini in seguito alle molteplici testimonianze di molestie avvenute a Rimini.
Il web si è indignato per le numerose testimonianze di molestie sessuali avvenute a Rimini in occasione del raduno degli Alpini. Le principali piattaforme social sono piene di video nei quali si può chiaramente vedere il peggio della mentalità retrograda e patriarcale presente in numerose organizzazioni italiane. In questo caso, parliamo degli Alpini. Sono tanti i video dove si possono vedere atti di catcalling, palpeggiamenti e molestie sessuali di vario genere. Eppure, non tutte le donne sono indignate. L’Alpina Oriana Papais, 52 anni, ha difeso il corpo degli Alpini a spada tratta.
Le parole dell’Alpina
“Giù le mani dagli Alpini. Il Corpo è sano. Sono degli eroi, e con le molestie non c’entrano nulla”. Queste le parole di Papais in merito alle segnalazioni di molestie avvenute a Rimini durante il raduno degli Alpini. Parole decisamente opinabili, che si infrangono contro la realtà dei video postati sul web. Le dichiarazioni di Papais sembrano più che altro un disperato tentativo di negare l’evidenza e di “salvare la faccia” di un’organizzazione dai valori sicuramente positivi, ma dalla mentalità retrograda e antiquata.
Oriana Papais, capogruppo dell’Associazione nazionale Alpini a San Vito al Tagliamento dal 2013, ha inoltre dichiarato quanto segue. “Arrivare a questi estremi non fa proprio parte dell’essere Alpino”, ha detto Papais. Ma chi avrebbe effettuato tali atti terribili, dunque? Per Papais, la risposta è semplice. “A mio avviso si tratta di qualcuno che si è intrufolato. Comprare un cappello e una camicia non è così difficile. È stato molto facile farlo, perché comunque c’era talmente tanta gente che chiunque poteva ‘camuffarsi’ da alpino. È la prima volta che succede una cosa del genere. Probabilmente la pandemia ha fatto male a tutti”. È difficile pensare che qualcuno si sia “intrufolato” tra gli Alpini per potersi comportare in modo incivile verso le donne, come ha dichiarato invece Papais. Fatto sta che nessun provvedimento è stato ancora preso.
