Alla Camera è iniziata la discussione sul testo per disciplinare l’uso della cannabis.
Dopo il referendum bocciato dalla Consulta tocca al Parlamento redigere una norma per la legalizzazione della cannabis non andando ad intaccare – come avrebbe fatto il referendum – il resto delle droghe che fanno parte del Testo unico sulle sostanze stupefacenti. La novità principale della proposta di legge è appunto la legalizzazione della coltivazione e detenzione, da parte di maggiorenni e per uso personale, di massimo quattro piante femmine di cannabis.
A scopo educativo, il testo prevede anche l’introduzione di una giornata nazionale sui danni derivanti da alcolismo, tabagismo e uso delle sostanze stupefacenti e psicotrope nelle scuole. Per quanto riguarda le pene i danni di lieve entità sono puniti con una reclusione da 6 mesi a 4 anni e una multa fino a 10.000 euro, quando la detenzione e il traffico riguardano droghe pesanti. Per il traffico di droghe leggere è prevista invece una reclusione da 2 mesi a 2 anni e multa fino a 2.000 euro. Altre misure riguardano l’inasprimento di pene come ad esempio l’abbandono di siringhe e altri strumenti per l’assunzione di sostanze stupefacenti in luoghi pubblici viene considerato illecito amministrativo.
Le posizioni dei partiti sulla legalizzazione del possesso e produzione della pianta
“L’inizio dell’esame in Aula della legge che depenalizzazione la coltivazione domestica di quattro piante di cannabis segna una giornata storica per il nostro Paese, ancorato a vecchie e fallimentari politiche antidroga di stampo repressivo”, ha detto Mario Perantoni del M5s, relatore del provvedimento e presidente della commissione Giustizia.
Il pentastellato ricorda anche quante persone sono recluse per spaccio o uso di droghe leggere. “La legge consentirà di risparmiare 600 milioni l’anno di spese per processi inutili ma soprattutto renderà possibile un vasto uso terapeutico e toglierà spazio allo spaccio: un obiettivo importante conseguito senza ledere in alcun modo la salute pubblica. Proibire la coltivazione e l’uso personale di una piccola quantità di cannabis è fuori dalla storia, retaggio di una cultura vecchia e superata”.
Ad essere favorevoli al testo sulla legalizzazione della cannabis sono il il centrosinistra Pd e M5S. Mentre si oppongono fortemente Lega e Fratelli d’Italia. Una discussione su una proposta di legge che è un chiaro segno di posizionamento politico in vista delle future politiche.