Alta tensione in Libia dopo la decisione di Haftar di muovere il proprio esercito verso la capitale. Riunione d’urgenza al Palazzo di Vetro.
TRIPOLI – La situazione in Libia rischia di precipitare verso la guerra civile. Dopo la decisione del generale Haftar di muovere le proprie truppe verso Tripoli, la comunità internazionale ha espresso forti preoccupazioni.
Forze sul campo
Il proclama del generale, ribattezzato “Operazione per la liberazione di Tripoli“, è un chiaro attacco al governo del premier Al Sarraj. Dopo aver conquistato il sud della Libia tra febbraio e marzo, il 75enne di Agedabia punta a prendere la capitale, rovesciando l’attuale esecutivo. Le milizie dell’ovest, come riferiscono le fonti sul campo, si sarebbero già schierate a Misurata a difesa di Tripoli.
Appoggio di Parigi?
Secondo alcuni analisti, Haftar sarebbe sostenuto tacitamente dalla Francia. La Gran Bretagna ha richiesto un incontro al Consiglio di sicurezza dell’Onu, dove l’inviato speciale Ghassan Salamè farà il punto sulla situazione. Ieri, intanto, i governi di Francia, Italia, Emirati Arabi Uniti, Gran Bretagna e Stati Uniti hanno espresso la loro “preoccupazione per i combattimenti” e hanno esortato “tutte le parti a ridurre le tensioni“.
La Russia, attraverso il portavoce degli Esteri, Maria Zakharova, ribadisce la propria posizione: “Speriamo che questo tipo di scenario non si realizzi. Siamo consapevoli che la crisi sarà risolta con gli sforzi politico-diplomatici e negli ultimi anni ci siamo impegnati a tal fine”.
