Licenziati 70 dipendenti della McLaren per l’emergenza coronavirus.
ROMA – L’emergenza coronavirus colpisce anche la Formula 1. La McLaren ha comunicato il licenziamento di 70 dipendenti impegnati nella sede di Woking. Una scelta obbligata visto che l’intera azienda ha iniziato una severa ristrutturazione della propria forza di lavoro.
La casa automobilistica nelle prossime settimane dovrebbe inviare la lettera di licenziamento a 1.200 lavoratori e 70 di questi fanno parte del comparto che si occupa della Formula 1. Una decisione difficile ma obbligata visto l’impatto negativo della pandemia sull’economia mondiale.
La McLaren: “Non abbiamo avuto altra scelta”
La notizia è stata confermata anche da Paul Walsh, presidente esecutivo del gruppo, citato da Formula Passion: “Siamo profondamente dispiaciuti – ha detto il dirigente della McLaren – abbiamo lavorato duramente per evitare tutto questo, con drastiche misure di riduzione dei costi in tutte le aree. Ma ora non abbiamo altra scelta. E’ un momento indubbiamente difficile per l’azienda“.
E sulla Formula 1 ha precisato: “La McLaren è una sostenitrice del’introduzione del budget cup. Inizieremo ad adottare le misure necessarie per correre con questo tetto nel 2021, con l’obiettivo di tornare nuovamente ad essere sfidanti per le vittorie in gare e campionati“.
La McLaren vuole tornare grande
La McLaren vuole tornare grande. Dopo diversi anni nell’anonimato, il team di Woking è al lavoro per cercare di lottare nuovamente per il titolo in Formula 1. Un obiettivo non semplice da raggiungere anche se il budget cup potrebbe consentire alla scuderia inglese di competere per il Mondiale.
L’idea della Liberty Media è quella di rendere maggiormente equilibrato il campionato. Pensiero condiviso anche dalle squadre più piccole che in questo momento non riescono a investire come Red Bull, Ferrari e Mercedes. La McLaren spera di poter ritornare ai vertici della Formula 1 nel giro di qualche anno e per farlo dal 2021 si affiderà all’esperienza di Daniel Ricciardo oltre che al talento di Lando Norris.