Lilli Gruber, arriva la querela da Renzi: cosa è successo
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Lilli Gruber, arriva la querela da Renzi: cosa è successo

Lilli Gruber

Scontro tra Lilli Gruber e Matteo Renzi che ha annunciato la querela ai danni della giornalista dopo le parole a ‘Otto e mezzo’.

Matteo Renzi ha deciso di candidarsi alle prossime elezioni Europee e nel farlo ha anche spiegato che, in caso di successo e arrivo in Europa, lascerà il Senato. Un qualcosa a cui la giornalista Lilli Gruber non ha creduto mostrando i dubbi durante ‘Otto e mezzo’ su La7. La vicenda ha portato il politico ad annunciare una querela verso la conduttrice e le sue affermazioni negative nei suoi confronti.

Lilli Gruber
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Lilli Gruber querelata da Matteo Renzi

“Il senatore Matteo Renzi ha dato mandato ai propri legali di agire in giudizio contro Lilli Gruber per le dichiarazioni rilasciate questa sera nel corso della trasmissione ‘8 e mezzo’, su La7, per la parte in cui la conduttrice ha affermato che Renzi come gli altri leader se eletto non andrà in Europa”, si legge in una nota ufficiale riportata da Adnkronos da parte di Italia Viva.

“È una affermazione falsa, tendenziosa e priva di fondamento. Il senatore Renzi ha più volte detto che, a differenza degli altri, come tutti i candidati della lista Stati Uniti d’Europa se eletto andrà a Strasburgo”, ha proseguito il comunicato.

La vicenda, come detto, è nata dopo l’annuncio del politico in merito alla propria candidatura in Europa e, in caso di successo, di successivo addio al proprio incarico in Senato. A questo, la giornalista di La7 non ha creduto mostrando dubbi sul fatto che Renzi sia effettivamente intenzionato a rinunciare al proprio seggio in Senato, se anche dovesse risultare eletto.

La candidatura alle Europee: l’annuncio

Prima della querelle, Renzi aveva annunciato, come detto, la propria candidatura attraverso un lungo videomessaggio social. “Vi parlo dal mio ufficio del Senato a cui sono molto affezionato. Se sarò eletto andrò al Parlamento Europeo”. E ancora: “Tutti si candidano ma da subito dicono che non andranno in Europa come lo definiamo questo modo di fare? Una truffa ai cittadini dire mi candido ma se eletto non vado in Europa. Noi abbiamo deciso che chi si candida se eletto andrà a rappresentare l’Italia”.

E ancora: “Non mettiamo un cognome nel simbolo, vi chiediamo invece di mettere il cognome sulla scheda. Sono molto felice per la mia carriera politica, ho vinto le elezioni da sindaco, da presidente della provincia, sono stato premier, ho vinto le primarie, ho vinto due volte le elezioni in Senato. Se mi rimetto in gioco, a quasi 50 anni, è perché ci credo davvero e vi chiedo di chiederci con me. Gli Stati Uniti d’Europa sono l’unica speranza per queste elezioni”.

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ultimo aggiornamento: 2 Maggio 2024 8:06

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