M5s, a Firenze scelto come anti-Renzi un ex Pd: scoppia la polemica
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

M5s, l’anti-Renzi a Firenze è un ex Pd: scoppia la polemica

LUIGI DI MAIO

Nicola Cecchi, candidato pentastellato nell’uninominale di Firenze 1, l’anno scorso si schierava con il ‘sì’ al referendum costituzionale.

Non solo il Pd, anche il Movimento 5 stelle ha dovuto affrontare le sue difficoltà nella scelta dei candidati. Come riferito da Repubblica, ha fatto scalpore la scelta di Nicola Cecchi nell’uninominale di Firenze 1 per il Senato. L’uomo a 5 stelle che dovrà ‘affrontare’ Renzi è infatti proprio un ex renziano, iscritto al Pd fino a pochi mesi fa. Avvocanto cinquantacinquenne, Cecchi fino allo scorso anno fece anche la campagna elettorale per il ‘sì’ al referendum costituzionale. Appassionato di Cuba e Castro, l’anti-Renzi si è dichiarato un piddino deluso.

Bonus 2024: tutte le agevolazioni

M5s, l’anti-Renzi è un ex renziano

Così Nicola Cecchi su Facebook ha difeso la propria candidatura: “Sono stato iscritto al Pd e dopo aver visto ciò che è diventato con Matteo Renzi ne sono uscito deluso e amareggiato, come molti altri iscritti ed elettori di centrosinistra. Se conosci il Pd di Renzi, l’unica cosa che puoi fare è evitarlo, chiuderti la porta alle spalle e andare via“.

Renzi: “Mi fa piacere che i 5 stelle a corto di candidati scelgano i miei

Il segretario del Pd, di fronte alla scelta del Movimento 5 stelle, ha colto la palla al balzo per lanciare l’ennesima stilettata: “Se il candidato è Nicola Cecchi, è un amico fiorentino sempre iscritto al Pd, ha votato anche all’ultimo congresso per me. Mi fa piacere che i Cinque stelle trovandosi a corto di candidati prendano i nostri. Mi spiace per gli elettori grillini che magari ci restano male. A noi non crea nessun imbarazzo: Cecchi, come altri ex Pd, sembra uno di quei giocatori che non ce l’hanno fatta in prima squadra e vanno a farsi le gambe altrove“.

Riproduzione riservata © 2024 - NM

ultimo aggiornamento: 29 Gennaio 2018 22:06

Verso le elezioni, ancora tensioni sulle liste nel PD. Orlando: “Non devono offendere l’intelligenza”

nl pixel