CorSera, i malumori del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte: una parte dello Stato rema contro le riforme del governo?
Nella fase politicamente più difficile dell’emergenza coronavirus, quella della ripartenza, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte non sarebbe pienamente soddisfatto del funzionamento della macchina burocratica. Anzi, stando a quanto riferito da il Corriere della Sera, secondo il Premier ci sarebbe un pezzo di Stato che rema contro le riforme e contro il governo.
Le dichiarazioni attribuite al Presidente del Consiglio dal quotidiano sono state fermamente smentite da Palazzo Chigi, che ha negato ogni tipo di frizione all’interno del governo.
I malumori del premier Conte
Uno sfogo duro da parte del Presidente del Consiglio, da giorni al lavoro in vista degli Stati Generali e ora alle prese con il problema del piano di Colao che evidentemente non tiene conto del Fattore Politica.
Il premier è al bivio. O sceglie di seguire le indicazioni della task force, rischiando di accendere nuovi focolai nella maggioranza, o lavora con i Partiti accantonando il piano della task force. Scenario questo che potrebbe non essere particolarmente apprezzato dal Quirinale.
Conte non sarebbe soddisfatto, secondo le ricostruzioni de il Corriere della Sera, dei ritardi dei ministeri e dei tanti ostacoli che il governo ha dovuto affrontare in queste settimane di emergenza.
Stati Generali e Piano Colao, prove dure per la maggioranza
La convocazione degli Stati Generali non aiuta il Presidente del Consiglio, che ha incassato critiche anche dalla sua maggioranza.
Nicola Zingaretti, in occasione della direzione nazionale del Pd, ha fatto sapere che non ci sono contrapposizioni con il premier. Ma anche che il governo ha bisogno di un salto di qualità. Insomma, i dem non faranno venir meno il proprio sostegno politico ma non sono pienamente soddisfatti della gestione dell’emergenza.
E la sensazione è che un grande piano economico che passa per gli Stati Generali e per il famoso piano di Colao è destinato a spaccare ulteriormente la coalizione di governo. Un esempio è quello fornito dalle discussioni sul Ponte sullo Stretto di Messina. Consigliato dagli uomini di Colao, voluto da Italia Viva e bocciato dal Movimento 5 Stelle.