Manifestazione no Green Pass, stazioni ferroviarie blindate

Manifestazione no Green Pass, stazioni ferroviarie blindate

Manifestazione no Green Pass, il 1 settembre manifestanti nei pressi delle stazioni ferroviarie. Poche persone presenti.

Scatta l’allerta per la manifestazione del 1 settembre dei No Green Pass. Sulla rete, sui social e sui canali Telegram il clima è di gran fermento. I manifestanti vogliono invadere le grandi stazioni ferroviarie bloccando la circolazione dei treni. Ovviamente si tratta di un gesto provocatorio. Dal 1 settembre infatti entra in vigore la nuova stretta sul Green Pass, con la certificazione che sarà obbligatoria anche per viaggiare in treno, in nave e in aereo.

Polizia

No Green Pass, preoccupa la manifestazione del 1 settembre: i manifestanti vogliono bloccare le stazioni

Il programma del 1 settembre dei no Green Pass doveva essere quello illustrato in una locandina circolata sulla rete. Incontro in tarda mattinata nei pressi delle stazioni ferroviarie e poi la protesta vera e propria, che doveva consistere nel bloccare i treni in transito. I manifestanti dovevano scendere in piazza, anzi, sui binari, in almeno cinquanta città italiane. Nel mirino dei manifestanti ci sono alcune delle principali stazioni ferroviarie italiane, come ad esempio la stazione Tiburtina di Roma.

Come detto in apertura, data e luogo della protesta non è casuale. È la risposta all’estensione del Green Pass ai trasporti a lunga percorrenza.

Al momento non si registrano situazioni di particolare tensione. L’idea delle autorità è che qualche manipolo di irriducibili possa agire ma è difficile che gli slogan possano effettivamente tradursi in una manifestazione di massa. Anche perché l’interruzione del pubblico servizio, e bloccare i treni lo è, comporta una denuncia penale.

Di seguito il video pubblicato sulla pagina di Local Team con le immagini dalle stazioni delle principali città italiane.

La tensione sociale e la caccia a medici e politici

A preoccupare il Viminale è la crescente tensione sociale che potrebbe trasformarsi in una vera e propria ondata di violenza. È di poche ore fa la notizia del no green pass che ha inseguito, insultato e minacciato il Professor Bassetti. In base alle informazioni a disposizione possiamo dire che sui canali Telegram e su alcuni gruppi privati circolano numeri di telefono e indirizzi di virologi e politici che si sono esposti per l’estensione del Green Pass e per la campagna di vaccinazione. Il timore è che dalle parole si possa passare ai fatti. Inoltre aumentano in maniera preoccupante anche le aggressioni a giornalisti.

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