Manovra, M5s chiede un nuovo vertice: “Senza il nostro voto non si va da nessuna parte”. Franceschini: “Basta con gli ultimatum”.
ROMA – E’ scontro totale sulla manovra. Le parole di Renzi su Quota 100 hanno aperto una frattura (al momento insanabile) nella maggioranza con il M5s che chiede un nuovo vertice di maggioranza con i ministri per cercare di chiarire le incomprensioni sulla legge di bilancio.
“Iniziamo a spiegare – scrivono i grillini sul proprio blog – che quando un provvedimento, una legge viene approvato con la dicitura ‘salva-intese’, significa che ci sono diversi aspetti di quella legge su cui il governo non ha trovato ancora accordo. Quindi viene approvata, ma sul contenuto bisogna lavorarci. Senza il nostro voto non si fa da nessuna parte. Questo è quello che hanno chiesto i cittadini e noi non tradiremo la parola agli italiani“.
I 5Stelle vanno all’attacco: “Pronti a ridiscutere la manovra”
Nel lungo post i 5Stelle si sono detti pronti a ridiscutere la manovra: “Se dovessero mancare le risorse, visto che per noi non si possono recuperare le tasse alle partita Iva, siamo pronti a metterci al tavolo e proporre delle nuove coperture. Per questo si deve fare un nuovo Cdm o un vertice di maggioranza per lavorare alle intese che non ci sono“.
Franceschini: “Con gli ultimatum non si va avanti”
Non si è fatta attendere la risposta del PD con Dario Franceschini che avvisa M5s e Italia Viva: “Un ultimatum al giorno toglie il governo di torno“. Tweet che ha provocato la reazione grillina: “Abbiamo espresso liberamente la nostra posizione – fanno sapere fonti pentastellate – non sono minacce. Il presidente Conte ha tutta la nostra stima e ribadiamo il sostegno all’azione di governo“.
Di seguito il tweet di Dario Franceschini
Per il ministro Gualtieri si tratta di “contrasti fisiologici. L’impianto della manovra non cambia e non cambierà in futuro“.