La manovra finanziaria arriva alla Camera, dove oggi è atteso il via libera. Il Governo ha posto il voto di fiducia.
ROMA – La manovra finanziaria approda alla Camera dei deputati. A partire da oggi pomeriggio, dopo le dichiarazioni di voto, si procederà alla votazione per appello nominale.
Voto di fiducia alla manovra
Il governo ha deciso di porre il voto di fiducia alla Camera sul maxiemendamento alla manovra senza modifiche rispetto al testo licenziato dal Senato. Il voto è previsto per lunedì, quando arriverà anche il via libera definitivo di Montecitorio, in sole due letture, alla Legge di Bilancio per il 2020. Tutte le modifiche sono state apportate nel passaggio caotico al Senato. Le opposizioni hanno criticato sia l’impossibilità di modificare il testo arrivato “blindato” in commissione sia la compressione dei tempi del dibattito in Aula.
La blindatura del Governo
A porre la questione di fiducia a nome del governo è stato il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Federico D’Incà, il quale ha spiegato: “A nome del governo e autorizzato dal Consiglio dei ministri pongo la questione di fiducia nel testo identico a quello approvato dal Senato“. Secondo il governo Pd-M5s è stato realizzato “un piccolo miracolo” per essere riusciti “in così breve tempo in un’impresa che in estate sembrava talmente insuperabile da contribuire a innescare una crisi di governo“, secondo quanto ha detto il ministro Roberto Gualtieri.
Le parole del presidente Fico
Le opposizioni hanno duramente criticato la decisione del governo di porre il voto di fiducia sulla manovra.
“Anche io non sono contento dei tempi, non potrei esserlo da presidente della Camera e nemmeno da deputato. Ho usato tutti gli strumenti possibili, non possiamo andare oltre perché c’è il rischio dell’esercizio provvisorio e la necessità di mandare la legge al Capo dello Stato per firmarla. Non ho violato in alcun modo il regolamento“. Queste le parole del presidente della Camera, Roberto Fico.
