Marco Fassone sul momento del Milan: “Voluntary Agreement? La bocciatura è una scelta politica”.
Intervenuto alla presentazione del libro di Carlo Pellegatti, Marco Fassone ha parlato della situazione del Milan partendo dal caso Donnarumma: “Donnarumma? Il suo post su Instagram di alcuni giorni fa mi ha rassicurato“.
Su Kakà – “Io mi sento un po’ un intruso sentendo i racconti di tutte queste favole milaniste. Io l’ho conosciuto un po’ meglio quindici giorni fa. Ho speso un’oretta con lui e suo papà, un’oretta molto intensa, perchè credo sia un ragazzo che sa farsi conoscere in poco tempo. Ci siamo scambiati un po’ di idee su quello che lui intende come il suo di futuro e su quello che noi vediamo come futuro del Milan e lui si è preso questo mese per decidere cosa fare. Sicuramente prima di Natale credo che ci sarà la possibilità di sentirsi, non solo per scambiarsi gli auguri, ma anche per vedere se le favole durano, continuano, finiscono o, magari ritorneranno. Quindi tra poco ne sapremo di più. Posso immaginare la gioia che proverebbero i tifosi rossoneri, qualcosa avevo visto anche io”.
Sul ritiro forzato della squadra – “Abbiamo lasciato passare la serata di domenica. C’è stato un momento di grande depressione, pensavamo ci fosse lo spirito giusto. Eravamo preparati e convinti che potessimo svoltare. Quando le partite finiscono in questo modo forse non hai la lucidità di prendere le decisioni nel modo più corretto e quindi abbiamo deciso di rivederci il giorno successivo. Ci siamo scambiati delle idee e abbiamo ritenuto che non ci fossero le condizioni giuste per ritrovarci la sera a festeggiare scambiandoci gli auguri di Natale e quindi abbiamo pensato a questi giorni prima della partita di sabato, che assumono un rilievo speciale per parlarci, stare insieme, scoprire cosa non va e risolvere i problemi, perchè questo gruppo ha bisogno di capire il valore di essere Milan e cosa può rappresentare la sconfitta di domenica. L’abbiamo vissuta come un’umiliazione che non deve più succedere“.
Sulla bocciatura del Voluntary Agreement – “Dal mio punto di vista la ritengo soprattutto, con enorme rispetto di chi ha preso la decisione, una scelta di matrice di indirizzo politico. C’è un presidente nuovo alla UEFA, che ritiene che le sanzioni per i club che hanno sbagliato sia la strada corretta. Il Voluntary Agreement è una novità, è stata introdotta da una UEFA precedente alla sua. Probabilmente noi e qualche altro club che hanno fatto investimenti importanti non è visto in modo positivo. Il Milan, probabilmente, riceverà delle sanzioni per delle violazioni al Fair Play Finanziario commesse nei tre anni prima che arrivassimo noi. E’ una decisione che ci lascia un po’ con l’amaro in bocca. Mi spiace che passi la versione che sia stata una bocciatura dei nostri piani, non è così. I piani ci sono e sono chiari e dettagliati”.