La norma sul tetto al contante non sarà nel decreto Aiuti quater ma sarà nella legge di Bilancio. Qual è stato il ruolo di Mattarella?
Il decreto Aiuti quater è stato approvato dal Cdm e non conterrà la norma sul tetto al contante. La norma voluta dalla Lega e criticata da molti per la sua assenza di necessità e utilità, prevede l’innalzamento del tetto al contante da 1000 euro a 5mila euro. Dalla Lega assicurano che però rientrerà nella legge di bilancio. A frenare è stato il presidente Mattarella.
«Abbiamo scelto di alzare il tetto del contante a cinquemila euro, l’avevamo nel programma e la scelta che è stata fatta è di allinearsi alla media europea», aveva annunciato la presidente Meloni. Ma ora è arrivato il dietrofront del governo che ha deciso di non inserirlo nel decreto Aiuti. A frenare questa norma è stato proprio il Quirinale. Mattarella infatti parlando con il governo e la premier Meloni ha fatto presente che non c’erano motivi d’urgenza su questa questione tale da inserirla in un decreto.
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Il motivo per lo slittamento della norma
Giorgetti precisa inoltre che «Nella legge di bilancio non ci sarà in nessun caso posto per condoni di carattere penale». E sembra non essere casuale la decisione di rinunciare al condono penale per gli evasori e lo stop di Mattarella al tetto del contante. Lo stop di Mattarella arriva a causa di una ragione tecnica proprio perché non c’è un requisito d’urgenza che giustificherebbe l’inserimento in un decreto legge.
Una questione puramente tecnica e giuridica. Soprattutto perché il decreto Aiuti quater si concentra sugli aiuti alle famiglie e alle imprese per fronteggiare il caro bollette e il caro energia, una questione ben più urgente che gli italiani stanno affrontando.