Il caso delle mail su Giorgia Meloni e quello che sarebbe lo “scandalo inaccettabile”. Nuovo affondo ai danni della Premier.
Il caos generatosi sulle chat dei magistrati con le parole sulla Premier Giorgia Meloni hanno generato non poca tensione alla Presidente del Consiglio e in generale al Governo. Ad affondare un nuovo colpo verso la leader del Paese è stato Matteo Renzi nel corso di una lunga intervista a Il Tempo nella quale ha parlato di “scandalo inaccettabile”.
“Scandalo inaccettabile”: Renzi e il caso Meloni-magistrati
Nelle scorse ore Matteo Renzi non aveva risparmiato parole durissime ai danni di Giorgia Meloni per quanto concerne la situazione legata ai migranti e l’Albania. Adesso, invece, il leader di Italia Viva affonda il colpo sul tema delle chat dei magistrati con le parole controverse proprio contro la Premier.
Nel corso di un’intervista a Il Tempo, Renzi è stato chiaro sulla questione e ha giudicato la recente vicenda come “uno scandalo inaccettabile”.
“Quando il magistrato Nello Rossi scrisse nella rivista di Magistratura Democratica che si doveva stringere un cordone sanitario intorno a Renzi, non ho ricevuto la solidarietà di Giorgia Meloni. Nonostante questo, non ho paura a dire che se nella scelta politica sull’Albania la premier è indifendibile, i magistrati ideologizzati che la attaccano sbagliano quanto lei, più di lei. Peraltro fanno il gioco della Premier che così può fare la vittima anziché rispondere del suo spreco di soldi pubblici”.
La politicizzazione della magistratura
Tra i vari passaggi dell’intervista di Renzi a Il Tempo si tocca anche il tema della politicizzazione della magistratura. A domanda precisa se ci sia un problema in Italia sotto questo aspetto, il leader di Italia Viva ha detto: “Sì. Le rispondo utilizzando le parole di Emilio Sirianni, riportate nel libro Lobby e Legge di Sallusti e Palamara: ‘Magistratura democratica è nata con una cultura della corporazione,dicendo: noi nonsiamo giudici imparziali, o meglio noi non siamo indifferenti, noi siamo di parte’. Ma questo non toglie nulla al fatto che Giorgia Meloni sull’operazione Albania ha fatto il primo, vero, clamoroso autogol […]”.