Matteo Renzi si racconta nel podcast “One More Time”: figli, politica, dimissioni, Silvio Berlusconi e quel “momento di buio vero”.
Nel nuovo episodio del podcast “One More Time” di Luca Casadei, uscito il 26 settembre, Matteo Renzi si racconta gli anni da Premier, con le oltre 1.600 minacce ricevute durante il suo mandato. Un’intervista intensa che tocca temi delicati come le dimissioni da Palazzo Chigi, un commento inatteso su Silvio Berlusconi e il “momento di buio vero“.
“I miei figli giudicati per il cognome”: il racconto di Matteo Renzi
Tra i passaggi più toccanti del podcast, come riportato da Adnkronos, Matteo Renzi parla del rapporto con i figli durante gli anni più turbolenti della sua carriera politica. “I miei figli erano comunque giudicati innanzitutto per il cognome, quando io ero una delle persone più importanti d’Italia“, racconta, rivelando il peso che il suo ruolo ha avuto sulla vita familiare.
L’adolescenza dei suoi tre figli è coincisa con il periodo in cui guidava il governo: “L’età adolescenziale dei miei figli, medie e superiori, ha coinciso con l’impegno politico in prima persona. E lì non ti dico che mi sentivo in colpa, perché no, non è vero. Però oggettivamente li ho messi in una situazione di difficoltà“. Elogia la forza della sua famiglia e in particolare il ruolo centrale della moglie Agnese: “Senza questa partita non l’avremmo vinta“.
Le dimissioni dopo il Referendum, Silvio Berlusconi e il momento più buio
Matteo Renzi parla anche della notte del 4 dicembre 2016, aggiunge Adnkronos, quando dopo la sconfitta al Referendum costituzionale decide di dimettersi da Presidente del Consiglio: “Alle nove e mezzo di sera chiamo Mattarella e gli dico ‘Sergio io mi dimetto’. Dormo come un bambino“.
Ma subito dopo arriva la parte più dura: “È un’esperienza umana incredibile perché la gente inizia subito ad accoltellarti. Eri l’uomo più importante d’Italia, gente che fino al giorno prima faceva a gara per venire a coccolarti, ti volta le spalle“.
Non mancano momenti difficili anche sul piano personale, come l’arresto dei suoi genitori: “Quel momento lì è stato un momento di buio vero“. Infine, sorprende il ricordo di Silvio Berlusconi, descritto con parole inaspettatamente affettuose: “È la persona che più mi è stata vicina tra i politici… Aveva questo tratto umano straordinario, aveva questa capacità di compassione“.
