Al Meeting di Rimini, Matteo Salvini parla chiaro: telefonata con Giorgia Meloni e no all’invio di soldati italiani in Ucraina o in Russia.
Non solo Giorgia Meloni è intervenuta al Meeting di Rimini, anche il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini ha preso parte all’evento. In particolare, come riportato da Adnkronos e L’Ansa, il leader della Lega ha precisato che tra i due c’è stata una telefonata, avvenuto in giornata. Ecco, a seguire, cosa si sono detti e l’intervento del leader della Lega sulla guerra in Ucraina.

“Non manderà mai soldati italiani a morire in Ucraina o in Russia”
Nel suo intervento al Meeting di Rimini, spiega Adnkronos, Matteo Salvini ha voluto chiarire in modo inequivocabile la posizione del governo italiano rispetto alla guerra in Ucraina: “Il governo italiano non manderà mai soldati italiani a morire in Ucraina o in Russia“.
Tra i temi toccati dal leader della Lega anche la questione fiscale, con un riferimento chiaro alla volontà di proseguire sul fronte della rottamazione delle cartelle esattoriali. “La rottamazione delle cartelle è un’altra priorità che vogliamo mettere nella legge di bilancio. Non ci sono risorse per tutto ma abbiamo dimostrato in questi anni che volere è potere“, ha spiegato.
La telefonata con Giorgia Meloni
Interpellato dai giornalisti sulla telefonata avvenuta con la premier Giorgia Meloni, il leader della Lega ha risposto con toni netti: “Questo è ‘guardonismo’ d’agosto, la tristezza del giornalismo…“. Ha quindi confermato che il contatto c’è stato, ma ha voluto spostare l’attenzione sui temi concreti: “Comunque, ci siamo telefonati, ma la gente vuole fare sapere cosa fa il governo per cambiare, non quando uno si vede…“.
Secondo quanto riportato da fonti della Lega, aggiunge L’Ansa, il motivo della mancata ‘stretta di mano’ tra i due leader è da attribuire esclusivamente a questioni di agenda. La premier, infatti, ha lasciato la Fiera di Rimini subito dopo il suo intervento per una visita a San Patrignano. Mentre il ministro ha preso parte al programma in un altro momento della giornata. Nessuna frizione, quindi, ma solo una questione di tempi.
Durante la telefonata, i due leader hanno ribadito l’impegno comune per il “rilancio infrastrutturale dell’Italia, dedicando massima attenzione a un nuovo e rilevante piano casa“.