Mosca pone le condizioni all’Europa per il gas russo.
Il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitry Medvedev ha parlato delle condizioni per una pace e per le forniture del gas russo all’Europa. Per lui il rifiuto dell’Ucraina alla Nato non è più sufficiente e la Russia ha bisogno di ulteriori «garanzie di sicurezza». Ma tranquillizza che al momento Mosca non ha la necessità di ricorrere alle armi nucleari.
«Il rifiuto di partecipare all’Alleanza del Nord Atlantico è ora una condizione necessaria, ma non sufficiente per raggiungere la pace. È necessario elaborare proprio queste garanzie. Non appena le garanzie saranno elaborate, stipulate in un accordo, sigillato da tutte le parti, allora avremo già una condizione sufficiente per interrompere l’operazione. Ovviamente, quando i suoi obiettivi saranno raggiunti» ha detto Medvedev.
Medvedev contro la Nato
Sulla Nato inoltre non manca di esprimere parole di disprezzo dicendo che il presidente francese, Emmanuel Macron, è stato un “buon medico” a diagnosticare nel 2019 la “morte cerebrale” dell’Alleanza Atlantica. “La Francia sa come fare le diagnosi mediche. Il presidente Macron ha detto che la Nato è in stato di morte cerebrale. È un buon medico, è difficile per me non essere d’accordo con lui“, afferma.
Poi l’attenzione si è spostata sulla questione energetica e sulle forniture di gas. Il prezzo del gas è schizzato ai massimi storici in questi giorni e sta preoccupando tutti i governi europei. «Siamo pronti a fornire gas nei volumi che sono stati contrattati già ora” ha detto Medvedev. “Tuttavia, questo dipenderà sicuramente dalla posizione dei Paesi occidentali ed europei. Se i pagamenti saranno vietati o se la consegna delle turbine riparate o il lancio del NordStream 2 saranno fermati, allora le forniture non saranno probabilmente nei volumi che si aspettano. Queste sono le conseguenze della guerra delle sanzioni scatenata dall’Occidente».