Giorgia Meloni ha lasciato una breve dichiarazione al termine delle consultazioni al Quirinale. La futura premier aveva avvisato gli alleati che sarebbe stata l’unica a parlare con i giornalisti.
La futura presidente del Consiglio ha intenzione di tirare dritto per la sua strada. Dopo le dichiarazioni imbarazzanti di Berlusconi e gli avvenimenti che hanno rischiato di mettere in crisi un governo ancor prima della sua nascita, Giorgia Meloni mette le cose in chiaro con i suoi alleati. In questi giorni ha dichiarato di non voler più trattare e decidere le cose seguendo solo i consigli del presidente Mattarella.
Le trattative sono chiuse e la squadra è pronta dice Giorgia Meloni alla vigilia dell’incarico che le conferirà nel pomeriggio il capo dello Stato. Il gelo con il leader di Forza Italia Berlusconi che dopo questi ultimi avvenimenti è stato in dubbio fino alla fine sulla tenuta della coalizione. Anche al termine delle consultazioni al Quirinale è evidente come tra i due regni il gelo ma alla premier in pectore non interessa: è lei a dettare le regole.
La leadership non deve essere discussa: “Parlo solo io”
Così anche con gli alleati su chi avrebbe parlato con i giornalisti al Quirinale dopo il colloquio con Sergio Mattarella. “Oggi parlerò solo io” ha detto ai suoi due alleati. Giorgia Meloni vuole giurare al massimo domenica e creare un governo il prima possibile per le urgenze da affrontare per gli italiani, soprattutto in materia economica. Non ha tempo né spazio e nemmeno più voglia di affrontare le bizze e le pretese dei suoi alleati. Il voto alle urne ha mostrato una chiara vittoria. Per questo non ci sono dubbi sulla leadership, che Salvini e soprattutto Berlusconi lo capiscano. Altrimenti peggio per loro.
E’ questo il ragionamento di Meloni ed è molto chiaro. Questa mattina il centrodestra si è presentato unito al Quirinale per un breve colloquio con Mattarella e ha indicato la presidente di Fratelli d’Italia come premier. Vuole fare presto e non vuole concedere altri spazi. Infatti ha pronunciato due brevi frasi per poi lasciare il palazzo. Nessuna parola da parte degli altri due, Berlusconi ha tenuto le mani a posto (non come nel discorso di Salvini nel 2018 mentre elencava i punti del centrodestra) tranne qualche breve cenno cordiale alla stampa. Annuiva teso alla destra della futura premier accettando – a malincuore – che la leadership è indiscussa e non è più sua.