Gabriel Paletta ai saluti: un altro veterano lascia lo spogliatoio del Milan, la rivoluzione non premia ma continua.
Si appresta a lasciare il Milan anche Gabriel Paletta, uno dei pochi veterani superstiti – non per scelta – del mercato estivo. L’italo-argentino, partner di difesa di Alessio Romagnoli nel corso della passata stagione, non è riuscito a convincere Vincenzo Montella in questi mesi di lavoro a Milanello. O meglio, il tecnico, alle prese con uno spogliatoio fatto di troppi esclusi e conseguenti malumori, ha rinforzato la sua convinzione che per far decollare il Milan sia necessario sfoltire ulteriormente la rosa. A fronte di un mercato milionario, a farne le spese sono quelli della vecchia guardia. Ma non sempre è un bene.
Il caso Kucka
Come dimostrato dal caso Kucka, non sempre le cessioni rappresentano la via migliore per la crescita di un organico. In questo inizio di stagione l’assenza di Kuko si è sentita eccome. Il giocatore sarebbe stato il sostituto naturale di Kessié, in netta difficoltà per il poco riposo e l’eccessivo impiego. Di fatto l’ex atalantino non riposa mai e il rendimento ne risente.
L’esperienza di Gabriel Paletta
Alla luce dei problemi difensivi del Milan, vine il dubbio che vendere Paletta possa essere di fatto una mossa azzardata. Il guadagno economico sarebbe ridotto visto che il giocatore di fatto non gioca da mesi, mentre il vuoto nell’organico sarebbe notevole. L’ex Parma è più affidabile di Zapata, chiamato in causa con una certa continuità da Montella in queste prime battute della stagione. Al momento il miglior compagno di reparto del giovane Romagnoli resta proprio Paletta, il problema è che per mettere in panchina uno tra Bonucci e Musacchio anche solo per una partita non è cosa facile. Serve coraggio, quel coraggio che a Milanello non si vede da un po’…