Migranti, Francia e Germania contro l’Italia per il caso Sea Watch. Dal Lussemburgo arriva la richiesta di liberare Carola Rackete.
Migranti, Francia e Germania criticano l’Italia. Si conclude tra le polemiche il caso Sea Watch, con l’Europa che si è divisa tra i sostenitori della politica dei porti chiusi e che invece ha si è schierato dalla parte di Carola Rackete e del lavoro delle Ong. E poi ci sono gli altri paesi europei. Anche qui troviamo chi benedice la linea dura degli italiani e chi invece, come Francia e Germania, arriva a criticare lo Stato italiano.
Migranti, Francia e Germania attaccano l’Italia
Berlino e Parigi, che hanno deciso di accogliere dieci persone ciascuno per provare ad accelerare i tempi per la soluzione del caso Sea Watch, con la nave in mare ormai da due settimane, hanno puntato il dito contro il governo italiano.
Il Ministro degli Esteri del Lussemburgo: è criminale chi non salva le vite, non chi le salva
Dal Lussemburgo arriva addirittura la richiesta di liberare Carola Rackete, arrestata dopo aver forzato il blocco navale entrando nel porto di Lampedusa urtando anche una motovedetta della Guardia di Finanza. Il ministro degli Esteri Jean Asselborn ha fatto sapere che è criminale chi non salva le vite e non chi le salva.
Vaticano, Parolin: La vita umana deve essere salvata in ogni modo
Dalla parte della Capitana anche la Chiesa ovviamente, come testimoniato dalle parole del Cardinale Parolin, Segretario di Stato del Vaticano: “Io credo che la vita umana va salvata in qualsiasi maniera, ecco. Quindi quella deve essere la stella polare che ci guida, poi tutto il resto è secondario“.
Matteo Salvini, difendere i confini nazionali è un dovere
Matteo Salvini non ha potuto non rispondere alle tante critiche ricevute dall’Italia sulla vicenda facendo sapere di non voler prendere lezioni da nessuno, tantomeno dalla Francia.
“Difendere i confini nazionali non è un diritto ma un dovere. L’Italia non prende lezioni da nessuno e dalla Francia in particolare: Parigi ha chiuso Schengen, era in prima fila per bombardare la Libia, abbandonava immigrati nei boschi italiani”.