Il ministro dell’Interno Piantedosi ha parlato in Senato per l’informativa riguardo alla questione immigrazione.
Il titolare del Viminale Matteo Piantedosi ha riferito in Senato sugli episodi delle ultime settimane riguardo agli sbarchi e alla gestione dell’immigrazione. Il ministro ha chiarito che sull’immigrazione «agiamo con umanità e fermezza: non abbiamo nessuna intenzione di venire meno ai doveri dell’accoglienza, ma in Italia non si entra illegalmente, la selezione non la fanno i trafficanti di esseri umani. Vogliamo governare i flussi anziché subirli».
«La priorità assoluta è la tutela della dignità delle persone” ha messo in chiaro Piantedosi sottolineando che spetta al governo governare i flussi migratori. Inoltre, annuncia che al momento ci sono 100mila migranti nel sistema di accoglienza e dalle prefetture segnalano saturazione della disponibilità di posti negli hotspot. Poi si sofferma sui numeri: durante il 2022 sono arrivate 69mila richieste d’asilo, 56% in più dello scorso anno e più della metà sono state rifiutate perché migranti spinti da motivazioni economiche.
Corridoi umanitari e ingressi legali: la posizione del governo
Piantedosi ribadisce, come sottolineato anche da Le Pen, che le navi delle Ong nel Mediterraneo sono un fattore di attrazione per i flussi migratori e soprattutto per le organizzazioni criminali che basano su di loro la loro attività. Le navi non possono scegliere con autonomia in quali porti attraccare dicendo che la decisione della Ocean Viking di dirigersi verso la Francia ha creato attriti internazionali.
Secondo il ministro dell’Interno, inoltre, il meccanismo di redistribuzione dei migranti non riesce a decollare e invoca una nuova politica europea. Il governo si pone a favore di corridoi umanitari per persone vulnerabili e la creazione di percorsi legali di ingresso per quei paesi che collaborano nella prevenzione delle partenze illegali.