Nuova polemica Italia-Svizzera sui migranti. La denuncia arriva da una coppia di rifugiati ‘dublinati’: “Ci hanno trattati come bestie”.
ROMA – Polemiche Italia-Svizzera sui migranti. La tensione è scoppiata dopo il racconto da parte di una coppia di rifugiati dublinati ai microfoni di La Repubblica: “Ci hanno riportati in manette, le catene ai piedi, picchiati e incappucciati. E volevano anche toglierci la bambina che non aveva neanche un anno. Il motivo? Lei è nata a Berna ma noi non l’avremmo mai lasciata“.
Migranti, tensione Italia-Svizzera: il racconto di una coppia
Il racconto è stato fatto da una coppia di migranti ai microfoni di La Repubblica: “Avevamo firmato le carte per il trasferimento, quindi non vedevo i motivi di tale violenza. Ci hanno trattato come delle bestie”. La donna precisa: “Un giorno ero sola a casa con la mia bambina mentre mio marito era andato a comprare qualcosa. Quando ho aperto i poliziotti mi hanno aggredita, messo le manette e portata fuori di forza. Io ho semplicemente chiesto di poter dare da mangiare alla bambina. Loro mi hanno chiusa in una stanza e picchiata“.
E il compagno aggiunge: “Ho visto Tatiana solo in aeroporto. Non sapevamo dove fosse nostra figlia. Siamo arrivati in Italia con un aereo che era solo per noi e per la polizia. La bambina era rimasta a terra con una poliziotta e solo grazie all’intervento del pilota che si è rifiutato di partire siamo riusciti a riavere nostra figlia“.
Per loro ora la speranza di ripartire da zero in Italia: “L’8 luglio abbiamo l’appuntamento con la commissione. La cosa più importante per noi è aver ritrovato il sorriso oltre che la nostra famiglia. Ora naturalmente speriamo di non essere respinti per ricominciare a vivere una vita normale in un Paese come quello italiano“.
fonte foto copertina https://www.facebook.com/raffaele.masto.7